Collezionava incarichi con il suo studio privato, denunciato un dipendente pubblico 

Individuato un consulente amministrativo che, nascondendo il rapporto di impiego esistente in un Comune del Cosentino, avrebbe assunto incarichi con altri enti pubblici

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Crotone hanno sviluppato un’attività richiesta dall’Ispettorato per la Funzione Pubblica per il tramite del Nucleo Speciale Anticorruzione di Roma, che ha portato all’individuazione di un consulente amministrativo che, oltre al proprio impiego pubblico come dirigente amministrativo in un Comune della provincia di Cosenza, avrebbe assunto incarichi, attraverso il proprio studio professionale, con ulteriori enti in assenza delle prescritte autorizzazioni previste dalla normativa in materia di incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi.

Le attività eseguite dalle Fiamme Gialle pitagoriche hanno permesso di appurare infatti come il dipendente, rilasciando dichiarazioni mendaci volte a celare l’esistenza del rapporto di pubblico impiego in essere, abbia ottenuto, tra il 2020 e il 2023, ulteriori incarichi pubblici presso numerosi Comuni, questa volta sotto forma di prestazioni professionali, percependo illecitamente oltre 115mila euro. Il professionista, per tale condotta, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cosenza. 

Le attività eseguite dalle Fiamme Gialle pitagoriche hanno permesso di appurare infatti come il dipendente, rilasciando dichiarazioni mendaci volte a celare l’esistenza del rapporto di pubblico impiego in essere, abbia ottenuto, tra il 2020 e il 2023, ulteriori incarichi pubblici presso numerosi Comuni, questa volta sotto forma di prestazioni professionali, percependo illecitamente oltre 115mila euro. Il professionista, per tale condotta, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cosenza. 

Infine, alcuni enti coinvolti, non avendo ottemperato alla verifica della sussistenza di eventuali incompatibilità di impiego legati al cumulo di incarichi in capo al soggetto controllato, sono stati segnalati all’Autorità competente per l’irrogazione di una sanzione complessiva di oltre 60mila euro.

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