Colpo al patrimonio culturale reggino, nuovo atto vandalico contro il MuStruMu

Il Museo dello Strumento Musicale di Reggio Calabria nuovamente danneggiato nonostante la chiusura e la videosorveglianza dell’area. Un mattone ha infranto un vetro e colpito strumenti storici

Nuovo, grave atto vandalico contro il patrimonio culturale di Reggio. L’associazione culturale Museo dello Strumento Musicale (MuStruMu) denuncia l’ennesimo danneggiamento subito dalla struttura museale, chiusa da alcuni anni al pubblico in attesa dell’avvio dei lavori di ristrutturazione, mai iniziati. 

Nuovo, grave atto vandalico contro il patrimonio culturale di Reggio. L’associazione culturale Museo dello Strumento Musicale (MuStruMu) denuncia l’ennesimo danneggiamento subito dalla struttura museale, chiusa da alcuni anni al pubblico in attesa dell’avvio dei lavori di ristrutturazione, mai iniziati. 

Gli episodi

Negli ultimi mesi il museo, inserito nel contesto del rinnovato waterfront cittadino, area strategica dotata di sistemi di videosorveglianza, è stato più volte preso di mira. In un primo momento, registrati lanci di pietre contro i vetri, in parte contenuti dalla rete metallica esterna; successivamente la stessa rete è stata sfondata, costringendo l’associazione a interventi urgenti per mettere in sicurezza i locali e i beni custoditi. Durante le festività natalizie, l’ultimo episodio: un nuovo vetro sfondato da un mattone scagliato con violenza all’interno della struttura. Il blocco di laterizio ha colpito strumenti musicali di inestimabile valore storico, tra cui un fortepiano dell’Ottocento, esemplare unico già tutelato e catalogato dal museo, e un pianoforte anch’esso danneggiato dall’impatto. 

Colpo alla memoria

“Un gesto che – sottolinea l’associazione – non rappresenta soltanto un danno materiale, ma un colpo simbolico alla memoria, all’identità e alla funzione culturale del MuStruMu. Nonostante la chiusura fisica al pubblico, il museo non ha mai interrotto la propria attività: in questi anni ha continuato a operare attraverso pubblicazioni, ricerche, iniziative culturali, docufilm, eventi, rassegne musicali e progetti educativi, portando il nome del museo oltre i confini cittadini e valorizzando strumenti provenienti da tutto il mondo e dalla tradizione locale reggina”.

“È un peccato dover impiegare risorse per riparare ferite che non dovrebbero esistere”, dichiarano i componenti del Consiglio direttivo. “La cultura deve essere protetta non solo dalle telecamere, ma dalle istituzioni, dalla comunità e da scelte concrete. Ogni vetro rotto è un messaggio: la cultura qui non viene tutelata, ma lasciata sola”.

I soci, il Consiglio direttivo e i volontari dell’associazione lanciano un appello alla “responsabilità collettiva”, chiedendo che venga “accelerato l’iter per l’avvio dei lavori di ristrutturazione” e che si “avvii un’azione condivisa capace di restituire al museo il ruolo che merita nel panorama culturale della città e del Sud Italia. Il MuStruMu – ribadiscono – continuerà a essere un presidio culturale vivo anche a porte chiuse. Ma il suo futuro non può restare sospeso, né la cultura diventare un bersaglio. Perché una città che non protegge la cultura, non protegge sé stessa”.

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