In apertura della seduta del Consiglio comunale di Vibo Valentia, il sindaco Enzo Romeo ha illustrato la scelta di nominare Francesco Donato, ex dirigente di polizia e docente universitario, come consulente dell’amministrazione comunale. “Investire nelle competenze, valorizzare professionalità e volontariato” è stata la parola d’ordine del primo cittadino, che ha ricordato come questa nomina rientri “nel solco del programma di governo”.
Competenze eccellenti
Competenze eccellenti
Romeo ha parlato di “uffici speciali che sappiano far leva su competenze eccellenti” e ha annunciato la creazione di una ‘banca del tempo volontario’ per coinvolgere cittadini e associazioni. “Abbiamo pensato – ha detto – a una figura capace di supportare l’amministrazione nell’acquisizione di fondi derivanti da bandi, promuovendo la cultura della legalità, il rispetto del decoro urbano, l’inclusione e la solidarietà. Donato sarà per noi un docente, un punto di riferimento”, che presterà la sua attività in maniera gratuita.
Scuola della Polizia locale
Tra gli obiettivi indicati dal sindaco anche l’idea di una scuola della Polizia locale, sfruttando la presenza in città della Scuola della Polizia di Stato. “La figura del dottor Donato – ha chiarito Romeo – non ha alcuna responsabilità diretta in materia di sicurezza, che resta competenza degli organi preposti. Si tratta invece di un ruolo di supporto e di consulenza, un consigliere speciale che potrà affiancare polizia locale e associazioni culturali”. Il sindaco ha quindi ribadito di voler puntare sui “consiglieri speciali”, figura che considera “punto qualificante” del suo programma amministrativo.
Corrette perplessità
Sul tema sono intervenuti alcuni esponenti dell’opposizione. Maria Rosaria Nesci, consigliera di Noi Moderati, ha espresso perplessità: “Ben venga una figura di prestigio – ha detto – ma in un Comune già dotato di un capo di gabinetto retribuito e di una maggioranza numerosa, forse non ce n’era bisogno”. Dello stesso tenore le dichiarazioni della consigliera Carmen Corrado, che ha ricordato come “esista già una flotta di consiglieri scelti dal popolo” e che “un incarico del genere, pur a titolo gratuito, rischia di sovrapporsi alle funzioni dell’assessore”.
La decisione del sindaco
La discussione in Aula, dunque, ha confermato due visioni opposte: da un lato il sindaco che rivendica l’investimento in professionalità esterne e nel volontariato come strumento di crescita per la città, dall’altro l’opposizione che teme l’ennesimo “consigliere speciale” in una macchina amministrativa già complessa.