Corruzione, Occhiuto non ci sta: mi sento stuprato, ma sono in formato combattimento

Il presidente della Regione ha incontrato i giornalisti per parlare dell'inchiesta della Procura di Catanzaro che lo vede indagato

“Mi sento stuprato, arrabbiato. Credo di non meritare questa cosa. Però sono in formato combattimento. Credo di essere uno con le spalle larghe che ha dimostrato di avere forza e determinazione e dimostrerò forza e determinazione anche in questa circostanza”. Così il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto incontrando i giornalisti per parlare dell’inchiesta della Procura di Catanzaro che lo vede indagato per corruzione.

“Non consentirò – ha detto ancora – la mia uccisione politica. Non credo che ci sia un complotto giudiziario e non ho le carte per sapere se questa indagine è partita o si è sviluppata per azzopparmi. Ma non mi faccio azzoppare, nel senso che mi ricandiderò. Oggi lo dico con ancora più convinzione perché credo che sia giusto dimostrare che quello che è stato fatto in questi anni è stato fatto cercando di imprimere un cambio di passo e io voglio che siano i calabresi a giudicare se ho governato bene e a giudicare, soprattutto, se sono degno di governare la Calabria”.

Occhiuto ha ribadito la sua richiesta di essere sentito subito dai magistrati spiegando di essere uscito pubblicamente sulla vicenda dopo avere letto sulla stampa alcuni particolari dell’indagine. “Mi sono sentito come se fossi in un frullatore – ha detto – dove uscivano tutte queste notizie. Allora ho deciso di rispondere ad accuse pubbliche con spiegazioni pubbliche.
Credo di aver improntato tutta la mia attività in questi anni di presidente della Regione col massimo rigore e non mi va che venga sporcata la mia immagine e quella della Calabria senza che io possa dire alcunché. Quello che mi preme di più è che mi si dia la possibilità di rispondere ai pm. Spero che mi chiamino al più presto perché sono nella condizione di chiarire ogni questione che viene sollevata”.

Alla domanda se intravede un complotto per danneggiarlo in vista delle prossime regionali, Occhiuto ha sottolineato di “non essere un complottista. Io non so chi abbia dato le notizie alla stampa, qualcuno deve averle date. Io sicuramente non le ho potute dare perché ho ricevuto soltanto questi due foglietti. Quando avrò tutto il fascicolo potrò anche capire come nasce questa vicenda. Non credo a una cospirazione dei magistrati, non l’ho mai detto”.

Il governatore ha anche escluso che ci sia stato un sostegno “tiepido” dagli altri partiti della coalizione. “Ho avuto tantissime attestazioni di solidarietà – ha detto – da parte di moltissimi dirigenti locali e nazionali, di tutti i partiti della mia maggioranza. Per cui c’è stato un grande sostegno. C’è un solido rapporto con le leadership nazionali dei partiti che mi sostengono. Il sostegno più sconvolgente, comunque, nella sua dimensione, l’ho avuto dai calabresi. Ho avuto un sostegno straordinario e di questo sono molto contento”.

Nel merito delle accuse, il governatore ha detto di essere “arrabbiato perché i fatti contestati sono assolutamente inconsistenti e non vedo dove possa essere la corruzione. Ma non cambio atteggiamento ora che sto dall’altra parte. Ho sempre detto che governo una regione complicata dove i magistrati è giusto che indaghino a 360°. Quindi ho detto indagate anche su di me a 360°. Non chiedo più garanzie, anzi ne chiedo di meno. Ho lavorato come un matto per questa regione, sempre con l’idea di dare una narrazione diversa della Calabria. Il fatto che oggi si sporchi questo mio lavoro è una cosa che per me è insopportabile”. (ansa)

Guarda qui – A me?! Il presidente Occhiuto è indagato ma il processo lo fa lui alla magistratura (video)

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

In municipio l’accoglienza del sindaco Di Bella, poi la visita ai luoghi simbolo del territorio
Decisivo per le indagini il suo travestimento e l’intervento tempestivo dell’Arma. Avviata una campagna estiva contro i furti d’auto
Il presidente dell’ente intermedio ha incontrato il primo cittadino della città capoluogo Enzo Romeo. Cunette sommerse da erbacce e sicurezza stradale a rischio

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792