Crotone si conferma punto di riferimento per l’aggiornamento scientifico e l’innovazione clinica, grazie a un importante convegno che ha attirato l’attenzione di medici e specialisti da tutta la Calabria e oltre. L’evento, dedicato all’anestesia locoregionale di ultima generazione e ai protocolli chirurgici volti al recupero precoce del paziente, ha rappresentato un momento di confronto di altissimo livello tra professionisti provenienti da diversi contesti ospedalieri.
Figure di spicco
La manifestazione ha visto la presenza di figure di spicco a livello nazionale e internazionale, tra cui il prof. Longhini, direttore di Anestesia e Rianimazione dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, la cui partecipazione ha conferito ulteriore valore scientifico all’iniziativa.
A guidare i lavori scientifici, il dott. Sorrentino, responsabile del congresso, che ha illustrato nuove tecniche anestesiologiche già oggetto di pubblicazioni su riviste europee e internazionali, con particolare attenzione a procedure mininvasive che ottimizzano il decorso post-operatorio del paziente. Il suo lavoro è sempre più riconosciuto all’interno della comunità scientifica come esempio di innovazione concreta e applicabile alla pratica clinica quotidiana.
Un ruolo centrale nell’elevare la portata del convegno è stato svolto dalla collaborazione tra Crotone e altri importanti centri italiani, tra cui Roma. In particolare, va evidenziato il contributo di due professionisti di alto livello: il dott. Francesco Marrone e, soprattutto, il dott. Carmine Pullano.
Ponti tra diverse realtà
Il dott. Carmine Pullano, anestesista di riferimento a livello nazionale, ha svolto un ruolo chiave nella diffusione di pratiche cliniche avanzate e nella costruzione di ponti tra realtà ospedaliere diverse. La sua visione, centrata sull’innovazione, l’evidenza scientifica e la formazione continua, ha dato un contributo determinante nel far conoscere l’operato del team crotonese anche in sedi congressuali di respiro internazionale. Pullano si distingue per la sua capacità di portare esperienze maturate in contesti altamente specializzati all’interno di una rete collaborativa che valorizza anche le realtà territoriali.
Il dott. Francesco Marrone, a sua volta, ha contribuito in modo significativo allo sviluppo e alla promozione di protocolli condivisi, dimostrando come il lavoro in sinergia tra specialisti di diverse strutture possa generare un impatto clinico reale e duraturo. La sua attività congiunta con il Dott. Sorrentino e il Dott. Pullano ha rafforzato una filiera scientifica tra Roma e la Calabria che oggi si sta imponendo come modello virtuoso di cooperazione sanitaria.
Occasioni di confronto
Il convegno ha ottenuto ampia soddisfazione da parte del dott. Giovanni Cosco, che ha voluto rimarcare l’importanza strategica di simili occasioni di confronto e aggiornamento, capaci di proiettare il territorio crotonese in un contesto di medicina moderna, basata sull’eccellenza, la ricerca e la contaminazione positiva tra saperi.
Questa iniziativa dimostra che la qualità dell’assistenza sanitaria non è confinata ai grandi centri metropolitani, ma può svilupparsi anche in contesti locali, a patto che si coltivino collaborazioni solide e visioni condivise, come quelle messe in campo da figure del calibro del dott. Sorrentino, del dott. Marrone e del dott. Pullano.