Democrazia delle cure in Calabria, straordinario successo della petizione di Comunità Competente

Il portavoce Rubens Curia soddisfatto della partecipazione dei cittadini ad un'iniziativa che propone regole nuove per una sanità più efficace

La petizione lanciata lo scorso 26 febbraio da ‘Comunità Competente’ per diffondere il ‘Manifesto per una democrazia delle cure in Calabria’ ha suscitato grande interesse e partecipazione. “Non avremmo mai immaginato – afferma il portavoce Rubens Curia – di raccogliere in pochi giorni un sostegno così ampio e convinto. Oltre 1.300 firmatari e 1.222 condivisioni – continua – con quasi 14.000 visualizzazioni del documento. Questo straordinario consenso ci incoraggia a proseguire il nostro impegno per una sanità più inclusiva, capillare ed efficace”.

Percorso ed obiettivi

Percorso ed obiettivi

Nel ‘Manifesto’, viene tracciato il percorso da seguire per realizzare obiettivi in grado di dare risposte efficaci alle esigenze della gente. Non solo un’analisi generica a tutto campo, bensì la formulazione di ben ventitre’ proposte per: ridurre i viaggi della speranza dei bambini e delle famiglie attraverso il potenziamento della Rete Ospedaliera e Territoriale della Neuropsichiatria Infantile; abbattere le liste d’attesa, rafforzare la Medicina Territoriale, valorizzando gli Ambulatori Infermieristici; promuovere aggregazioni funzionali territoriali dei Medici di Medicina Generale, le Case della Comunità, gli Ospedali di Comunità e i Consultori Familiari; stimolare la partecipazione attiva dei cittadini nella programmazione e nel controllo sociale della sanità”.

La risposta del territorio

Ma non solo questo. “Il Manifesto – rimarca ancora il dottor Curia – chiede, inoltre, lo sviluppo di un ampio programma di interventi nelle Aree Interne, tra cui elisuperfici per voli notturni e la valorizzazione degli Ospedali di Zona Disagiata, l’attivazione della telemedicina e la presenza degli infermieri di comunità”. Ma ad inorgoglire i soci di ‘Comunità competente’ sono anche altri dati. “Alla puntualità del Manifesto – spiega Curia – è stata altrettanto condivisa la risposta arrivata dal territorio con un sostegno diffuso da tutta la Calabria e non solo. 90 tra Associazioni, Comitati e Fondazioni, nonchè cittadini che operano fattivamente in paesi rappresentativi di tutte le province calabresi”.

Per inciso “firmatari – prosegue – si sono registrati da Laino, Bocchigliero, San Giovanni in Fiore, Altomonte, San Marco Argentano, Rovito, Rogliano, Marzi, Parenti, Dipignano, Soriano, Serra San Bruno, Tiriolo, Oppido, San Giorgio Morgeto, Bova, Locri, Siderno, Caulonia o in realtà più popolose come le cinque città capoluogo, e da Castrovillari, Rossano- Corigliano, Rende, Tropea , Lamezia , Palmi, Cittanova, Gioia Tauro, Melito P.S., Condofuri Marina, Bovalino e Nicotera”.

Attuare il Pnrr

E l’impegno non finisce con l’esaurirsi della petizione. “Il nostro prossimo impegno – dice ancora Curia – sarà di diffondere ulteriormente il Manifesto e confrontarci, in modo costruttivo, con le Istituzioni sociali, religiose, politiche e del Terzo Settore delle 5 province, nonchè incontrare il Commissario Occhiuto ed il management aziendale”. Un programma chiaro e convincente e che, a questo punto, ha la forza necessaria per centrare tutti gli obiettivi. “Ci attendono – aggiunge il portavoce di ‘Comunità competente – mesi impegnativi per l’attuazione, entro il 31 marzo 2026, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza attinente all’edilizia sanitaria con le 61 Case della Comunità ed i 20 Ospedali di Comunità che per la sanità calabrese e per i calabresi sono una occasione storica da non eludere come, purtroppo, è successo con le Case della salute finanziate oltre 13 anni fa ed ancora sulla carta”.

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