Non nasconde sorpresa e rammarico l’amministrazione comunale di Vibo, e per essa il sindaco Enzo Romeo, nel leggere le dichiarazioni dell’imprenditore Francesco Cascasi (leggi qui), secondo cui la politica sarebbe assente nella vicenda della delocalizzazione dei depositi costieri della Meridionale Petroli. Una lettura che il Comune respinge con decisione, rivendicando un impegno definito “mai così concreto, serio e incisivo” negli ultimi decenni. Nel comunicato diffuso in risposta alle affermazioni dell’imprenditore, l’amministrazione sottolinea come la questione “sia stata affrontata sin dall’inizio del mandato”. In particolare, viene ricordata l’”apertura formale ottenuta dalla stessa Meridionale Petroli, con il presidente Ammaturo che si è recato personalmente in municipio manifestando la disponibilità a valutare il trasferimento dell’impianto”.
Un dialogo definito costante
Un dialogo definito costante
Secondo quanto riferito, “è stato mantenuto un dialogo costante con l’Autorità di sistema portuale, che avrebbe sempre espresso sostegno alla posizione del Comune”. A questo si aggiunge un “passaggio istituzionale rilevante: il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una delibera che sancisce la necessità della delocalizzazione, tenendo conto sia delle esigenze aziendali sia della tutela dei livelli occupazionali”. Un ulteriore elemento evidenziato riguarda la “disponibilità, ottenuta dal Corap, di un terreno nell’area industriale del Comune” ritenuto “idoneo ad accogliere il nuovo insediamento”. Parallelamente, l’amministrazione rivendica di aver avviato un “confronto diretto con cittadini e associazioni, con l’obiettivo di costruire una visione condivisa per il futuro del porto e dell’intero territorio”.
La prova della Conferenza dei servizi
In vista della conferenza dei servizi, il Comune afferma di essersi “preparato con un lavoro tecnico approfondito: raccolta di documentazione, planimetrie e la realizzazione di un video con drone per mostrare l’impatto dell’attuale collocazione dei serbatoi”. Un impegno che, secondo l’amministrazione, “si è tradotto anche nella presentazione di osservazioni formali, volte a evidenziare l’incompatibilità del rinnovo della concessione nell’attuale sito, anche sotto il profilo della sicurezza e dell’incolumità pubblica”.
Contatti istituzionali intensi
L’ente richiama inoltre i “contatti istituzionali in corso: a breve è previsto un incontro con il nuovo assessore regionale, mentre dal Ministero delle Infrastrutture si attende un riscontro relativo a possibili finanziamenti utilizzabili per il trasferimento dell’azienda, dopo un precedente incontro già svolto. Alla luce di questo percorso, l’amministrazione giudica “ingeneroso” parlare di politica assente, rivendicando una “presenza costante e responsabile. Ogni scelta tiene insieme le aspirazioni di sviluppo turistico con gli equilibri economici, occupazionali e ambientali dell’intera comunità vibonese”. Anzi, secondo il Comune, “non si avrebbe memoria, negli ultimi cinquant’anni, di un impegno così strutturato per affrontare e risolvere il problema della delocalizzazione dei depositi costieri”.
Il nodo ancora da sciogliere
Resta ora il nodo centrale sollevato dall’imprenditore Cascasi: la necessità che questo lavoro produca risultati concreti in tempi compatibili con gli investimenti e con la possibilità, per Vibo Marina, di imboccare davvero la strada di un nuovo modello di sviluppo. Su questo terreno, più che sulle dichiarazioni, si misurerà l’efficacia dell’azione politica.


