Distretto sanitario, l’Asp cerca un nuovo responsabile

L'incarico di direttore dal 2020 viene ricoperto, in verste di facente funzioni, dal dottor Raffaele Bava che ora potrebbe lasciare a meno di un anno dalla pensione


Sul pennone del palazzo dell’Asp soffia il vento del cambiamento. Quando nessuno se l’aspettata più, la commissione straordinaria (Vittorio Piscitelli, Gandolfo Miserendino, Gianluca Orlando), che dallo scorso ottobre gestisce la sanità vibonese, ha, infatti, emanato una delibera d’avviso pubblico – la n. 155 del 30 aprile 2025 – per individuare il nuovo direttore del Distretto sanitario unico attualmente ricoperto, in veste di facente funzioni, dal dottor Raffaele Bava.

Avviso pubblico ripescato

Incarico che dura dal marzo del 2020 e che, di proroga in proroga, è durato cinque anni tondi. Per velocizzare i tempi, non si è data vita ad una nuova procedura, ma è stata riattivata quella avviata nel dicembre del 2023 dall’allora commissario straordinario Antonio Battistini, oggi alla guida dell’Asp di Catanzaro. In quell’occasione, il bando aveva prodotto la partecipazione di dodici candidati sei dei quali, però, venivano esclusi dal colloquio orale previsto nell’avviso pubblico in quanto sprovvisti dei titoli richiesti. L’iter, tuttavia, non veniva portato a conclusione per cui il dottor Bava ha continuato a portare avanti il suo lavoro. Ora, in tempi brevi, si procederà all’effettuazione del colloquio al quale erano stati ammessi Antonella Ascoli, Domenico La Tessa, Mylene Molina, Antonino Loprete Morabito, Maria Dolores Passante e Anna Maria Pasqualina Renda.

Provvedimento a sorpresa

Uno di loro sarà chiamato a gestire il Distretto per i prossimi cinque anni, mentre il dottor Bava, probabilmente, continuerà a rimanere sempre dietro una scrivania, ma con responsabilità diverse. Tra gli addetti ai lavori, in realtà, la novità non passa inosservata anche perché potrebbe innescare una girandola di cambiamenti per portare alla ribalta nuovi volti di dirigenti sino ad oggi, magari, ai margini della struttura. Se l’orientamento della terna commissariale è questo, è possibile che, in quanto facente funzioni, siano costretti a fare fagotto anche il direttore sanitario Salvatore Braghò e altri dirigenti che potrebbero trovarsi nelle stesse condizioni.

Vento di cambiamento

Il dottor Bava, peraltro, era ormai ad un anno giusto dal pensionamento e, di conseguenza, l’intervento drastico della commissione straordinaria ha sorpreso e non poco. Evidentemente, qualcosa non è andato per il verso giusto, qualche equilibrio è saltato. Oppure, ancor più semplicemente, l’ex prefetto Piscitelli, responsabile della commissione straordinaria, intende fare pulizia di tutte le cattive “abitudini” radicate nella sanità vibonese. Il vento del cambiamento, appunto.

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