Secondo giorno di lotta per il “Comitato Caregivers” del don Mottola di Drapia che, anche oggi, hanno presidiato i cancelli della sede dell’Asp senza farsi scoraggiare dal freddo e da qualche spruzzo di pioggia. Un sacrificio il loro necessario e che comincia a incassare qualche risultato positivo dopo la delusione patita ieri a conclusione dell’incontro tra la delegazione del Comitato guidata da Francesco Mancuso e il commissario straordinario Gandolfo Miserendino.
Dal no al ni
Dal no al ni
Questi riveste anche il ruolo di commissario di Azienda Zero in una Calabria che la politica, incapace di venire a capo dei problemi, ha preferito affidare, appunto, ai commissariamenti. Ieri, comunque, il componente della terna commissariale aveva stroncato ogni illusione dei manifestanti comunicando loro che per l’anno in corso non sarebbe stato preso alcun provvedimento in direzione della contrattualizzazione del don Mottola, unica Rsa del Vibonese medicalizzata in grado di offrire prestazioni di riabilitazione a ciclo continuo e a ciclo diurno, nonché a trattare bambini problematici. Oggi, invece, l’ex prefetto Vittorio Piscitelli, responsabile della commissione che gestisce l’Asp, ha ricevuto un’altra delegazione del Comitato, affiancata questa volta anche dal cardiologo Soccorso Capomolla, legale rappresentante del don Mottola. E la musica è stata diversa.
Porte schiodate
Accoglienza cordiale e parola a Capomolla che ha esposto con dati di fatto le motivazioni del sit-in in atto. Piscitelli ha manifestato tutte le perplessità sull’atteggiamento tenuto dall’Asp sino ad oggi e ha schiodato le porte inchiodate ieri da Miserendino, lasciando entrare dallo spiraglio apertosi un sottile venticello di speranza. Ha chiesto tempo sino a domani per esaminare a fondo tutti gli atti lasciando intuire che, nel caso tutto dovesse essere in regola, la situazione potrebbe anche incanalarsi su un percorso diverso.
La solidarietà
Il Comitato, intanto, non ferma la sua protesta e domani mattina continuerà a stazionare in via Dante Alighieri. Peraltro, la loro lotta sta cominciando a richiamare l’attenzione, oltre che della stampa, anche della cittadinanza vibonese e per tutto il giorno sono state numerose le manifestazioni di solidarietà. Si sta cominciando a svegliare anche il mondo del sindacato, mentre a manifestare vicinanza ai caregivers e ai dipendenti è stata una delegazione del movimento politico “Indipendenza” composta dal presidente provinciale Pino Scianò e dal vicepresidente Enzo Comerci. Domani terzo giorno di sit-in.