Una donna sorpresa tra le mura di casa mentre cede cocaina a un acquirente. Un uomo trovato a curare centinaia di piantine di marijuana in un terreno nascosto tra la vegetazione. Due episodi distinti, a distanza di poche ore l’uno dall’altro, che raccontano la stessa storia: quella di un impegno costante, giorno dopo giorno, contro la diffusione delle sostanze stupefacenti sul territorio provinciale.
A coordinare entrambe le attività investigative è la Procura della Repubblica di Vibo Valentia, guidata dal Procuratore Camillo Falvo, da anni in prima linea nella lotta a un fenomeno che mina la sicurezza, inquina le comunità e cerca spesso di coinvolgere i più giovani con la promessa di facili guadagni.
Prima operazione
La prima operazione è scattata la sera del 18 giugno. I carabinieri delle Stazioni di Francica, Mileto e Filandari, durante un servizio mirato, hanno fatto ingresso in un’abitazione di Filandari, sorprendendo una donna mentre – secondo quanto emerso – stava cedendo cocaina a un uomo. Quest’ultimo è stato trovato in possesso di circa sette grammi della sostanza. In casa sono stati rinvenuti anche 800 euro in contanti e materiale per il confezionamento delle dosi.

Nell’ambito dello stesso servizio di controllo straordinario del territorio, è stato denunciato in stato di libertà un secondo soggetto, sorpreso con diversi grimaldelli, chiavi alterate e dispositivi elettronici O.d.B. (on-board diagnostic), strumenti solitamente utilizzati per interagire con le centraline delle auto, eludere i sistemi di sicurezza e avviare i motori in modo fraudolento. Si tratta di apparecchiature spesso impiegate nei furti di veicoli moderni, dotati di antifurto elettronico.
Secondo blitz
La mattina successiva, il 19 giugno, sono stati i carabinieri della Stazione di Nardodipace, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, a individuare – nel corso di un controllo sul territorio – una piantagione composta da ben 453 piantine di marijuana, alte circa 15 centimetri, coltivate in vasi nascosti tra la vegetazione della frazione Cassari. Un uomo, presente sul posto, avrebbe tentato la fuga ma è stato raggiunto dai militari e – secondo quanto riferito dagli investigatori – avrebbe ammesso le proprie responsabilità.
Entrambi i soggetti coinvolti nelle due operazioni sono stati arrestati in flagranza di reato e si trovano ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Si ricorda che, come previsto dall’ordinamento, gli indagati devono considerarsi presunti innocenti fino a sentenza definitiva di condanna.
La Procura di Vibo Valentia continua a lavorare senza sosta per un obiettivo chiaro: stroncare sul nascere ogni tentativo di radicamento legato alle sostanze stupefacenti.