C’è un piccolo locale nascosto, a Vibo Valentia in Via Casalello 9, che nel pressoché silenzio generale persiste da tredici anni nella promozione della cultura in città. Normalmente si ha l’uso di tirare a campare, ma vivere nell’indifferenza verso la nostra identità ci condanna per via diretta alla mediocrità.
Il suo nome è ‘Il Salottino’, sede dell’Associazione Socio-Culturale Vibo Valentia Città antica-Storia e società, un comitato cittadino rivolto al centro storico e ai siti archeologici, ideato e promosso da Domenico Grillo.
Il suo nome è ‘Il Salottino’, sede dell’Associazione Socio-Culturale Vibo Valentia Città antica-Storia e società, un comitato cittadino rivolto al centro storico e ai siti archeologici, ideato e promosso da Domenico Grillo.
E fra le davvero copiose iniziative di continuo lanciate, si sta ora tenendo la finalissima de ‘I Sei Giorni dell’Arte Premio Andrea Grillo’, la seconda edizione: la vincitrice o il vincitore porterà a casa il riconoscimento dedicato a un monteleonese Doc.
Un nome che a qualcuno dirà poco, eppure cruciale per questo territorio. Classe 1915, era un radiotecnico operatore e gestore di sale cinematografiche; un talento che seppe esprimere pure nell’arte, particolarmente negli automatismi.
Fu proprio lui il protagonista indiscusso delle scene per il ‘Festival della canzone vibonese’ e l’autore di quelle per la trasmissione Rai ‘Campanile sera’ – padre dei giochi tv con il merito di aver raccontato al popolo le peculiarità di ogni regione – , ospitata da noi in quattro puntate.
Nel 1942 progettò tra l’altro un cannone automatico antiaereo, invenzione che gli fece ottenere tre mesi di licenza in piena Seconda guerra mondiale.
Da artista realizzò un’esibizione personale con opere di plastica riciclata e allestiva carri allegorici memorabili.
Uno di essi, intitolato ‘Il circo’ e visto sfilare negli anni Settanta al castrovillarese ‘Carnevale del Pollino’, fu il primo classificato ed è tuttora oggetto di memoria da parte delle persone più anziane: un leone, magari simbolico riferimento al presidente della Repubblica Giovanni Leone, era intento a dirigere un gruppo di pagliacci…
La mostra di pittura contiene tutte quelle opere sopravvissute alla selezione operata nei mesi precedenti, grazie alla cernita della commissione e di chi ha visitato l’esposizione.
Diverse collettive si sono susseguite fino a giungere agli attuali 44 dipinti, uno per artista.
Il 18 giugno sarà l’ultimo giorno utile per votare i propri quattro quadri preferiti, l’intera cittadinanza è invitata ad accedere gratuitamente alla sala tutti i giorni tra le 18 e le 20:30 – eccetto la domenica e i festivi – .
La festa di premiazione si terrà quindi sabato 22 giugno alle ore 18.
I soggetti spaziano dal sacro al profano; paesaggi in stile impressionista, squarci urbani iperrealisti, emozionanti pennellate di espressionismo astratto, illustrazioni acquarellate multicolori, vivide figure di nature morte, oniriche immagini vicine al surrealismo.
All’entrata, fuori concorso, fa inoltre sfoggio di sé l’opera vincitrice della prima edizione, eseguita da Nicola Giannini e denominata ‘Frammenti di vita’: l’interessante tecnica utilizzata prevede la sporgenza della materia che si stacca dalla superficie, meravigliando il suo fruitore, e un gettito rossiccio e violaceo nel centro della tela, come frutto sofferto delle battaglie affrontate in un’esistenza squarciata.
Che siano incontri di approfondimento storico od occasioni di sviluppo sociale per la creatività locale, ‘Il Salottino’ sa sempre porsi a difesa di una cultura sostanziale al servizio della comunità. Molto frequentato da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, resiste al vuoto fuori imperante ed edifica gli sforzi di chi collabora per tenerlo in piedi. Testimoniamone la specificità anche alle ragazze e ai ragazzi in età scolare, il più delle volte grandi assenti agli eventi organizzati. Scopriranno uno spazio di confronto con esimi rappresentanti della vibonesità.