Emergenza sanità, Lo Schiavo incalza Comito: Arrivano le elezioni e si chiede aiuto al governo amico

Il botta e risposta tra i due consiglieri regionali scalda il dibattito, ma non risolve le gravi carenze che attanagliano l'intero Vibonese


Manca poco più di un anno alle elezioni regionali, ma la campagna elettorale è cominciata da tempo. Il campo di battaglia preferito, naturalmente, è quello della sanità non solo perché, probabilmente, è quello di maggiore impatto su quanti andranno alle urne, ma anche perché gli spunti per battagliare sono quotidiani. Non a caso, l’ultimo provvedimento con cui il governo nazionale ha dichiarato lo stato di emergenza per il sistema ospedaliero regionale calabrese sta tenendo banco a tutto campo. Gli scontri tra esponenti della sinistra e della destra sono all’ordine del giorno specialmente nel Vibonese dove la questione sanitaria, da mesi, scalda il dibattito.

Replica e controreplica

Replica e controreplica

Uno tra i primi a scagliare palle di fuoco nel campo avversario è stato il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo che ha puntato il dito contro la gestione sanitaria portata avanti da Roberto Occhiuto e le contraddizioni che la starebbero caratterizzando. Pronta la replica del consigliere Michele Comito, che, oltre a difendere l’operato del commissario Occhiuto attribuendogli anche meriti che potrebbe non avere, ha cercato di bacchettare Lo Schiavo per i toni dell’intervento prodotto puntando, tra l’altro, a condividere lo sfascio della sanità con chi negli ultimi decenni ha gestito la Calabria per conto del centrosinistra. Probabilmente, uno stridente tentativo di arrampicarsi sugli specchi perchè, negli ultimi 25 anni, per quindici ha amministrato il centrodestra e negli ultimi cinque anni Roberto Occhiuto sta assommando nelle sue mani tanto i poteri di presidente della giunta regionale che quelli di commissario per la sanità. Con tutto quel che ne consegue.

Mesi di retorica

E, in effetti, la controreplica del consigliere Lo Schiavo, leader del Gruppo misto in consiglio regionale, non tarda ad arrivare. “Ho letto – esordisce – le argomentazioni del consigliere Comito in risposta alla mia nota sul commissariamento del sistema ospedaliero calabrese. Prescindendo dal gioco delle parti, qui non si tratta più di interpretare ruoli di maggioranza o di opposizione, ma di riconoscere lo stato reale della sanità calabrese”. Stando così le cose “consigliere Comito – continua – nella qualità di capogruppo di Forza Italia primo partito di questa maggioranza regionale, secondo lei la dichiarazione dello stato d’emergenza per il sistema ospedaliero calabrese non smonta – come ho dichiarato – mesi di retorica e di proclami sui presunti miglioramenti del settore sanitario? Che fine hanno tutte le rassicurazioni, anche sue, rispetto ai tempi di realizzazione delle nuove strutture sanitarie, dai grandi ospedali alle case di comunità? Quando per mesi ho denunciato ritardi e inefficienze nell’attuazione del Pnrr in campo sanitario, segnalando a suon di interrogazioni consiliari, interventi a mezzo stampa e appelli, lo stato reale delle cose, avevo quindi ragione?”.

Gestione fallimentare

Tutte domande inevitabili e che consentono a Lo Schiavo di cacciarsi tanti sassolini dalle scarpe. “Troppo facile ora, – sottolinea ancora – trincerarsi dietro le responsabilità del passato. Mai nessuno come il presidente e commissario Occhiuto ha avuto tanti poteri in campo sanitario ed è ora di rendere conto dei risultati. Capisco – aggiunge – che si avvicinano le elezioni e, quindi, si debba prendere coscienza della realtà chiedendo soccorso al Governo amico e provando a saltare le procedure ordinarie in campo sanitario, ma si evitino prevedibili e stantie difese d’ufficio. La gestione commissariale – insiste – è sempre un fallimento ed ancora in Calabria è relegata all’emergenza permanente con tutto quello che questo comporta. Sfido chiunque a sostenere il contrario, del resto i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. Arriva anche l’ultimo colpo di fioretto. “Ora vedremo – commenta ancora Antonio Lo Schiavo – cosa sortiranno i superpoteri di Protezione civile, augurandoci che almeno questi bastino a risolvere il dramma della sanità calabrese”.

Ultimi interrogativi

E non mancano le ultime domande. “A proposito, consigliere Comito, la risposta alle mie interrogazioni circa i ritardi nella costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia – conclude – sono anche quelle mistificazioni della realtà? O forse il recente provvedimento di commissariamento conferma (purtroppo) quanto da me a lungo sostenuto?”. Intanto, mentre i ‘galletti’ si beccano, il tempo scorre e non si hanno notizie sull’inizio dei lavori allo Jazzolino, che stando alle dichiarazioni di Vittorio Piscitelli, presidente della terna commissariale che governa l’Asp, avrebbero dovuto prendere il via tra il 5 e il 6 marzo del corrente mese. Tutto finito nel dimenticatoio? Venticinque milioni andati in fumo? E se così, malauguratamente, dovesse essere, i cittadini sapranno mai di chi saranno le responsabilità

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