Le comunità montane del Vibonese tornano a far sentire la propria voce. Dopo le sollecitazioni rimaste senza esito da parte dei genitori di Acquaro e l’intervento ufficiale del sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio, indirizzato ai commissari straordinari dell’Asp di Vibo Valentia, la questione dell’assenza di un pediatra nei Comuni interni torna al centro dell’attenzione. Questa volta, però, saranno le mamme di Acquaro, Dasà, Arena, Dinami e Fabrizia a scendere in campo con una mobilitazione pubblica: un sit-in di protesta previsto per lunedì 21 settembre 2025, dalle 10 alle 12, davanti alla sede dell’Azienda sanitaria provinciale.
Le comunità montane del Vibonese tornano a far sentire la propria voce. Dopo le sollecitazioni rimaste senza esito da parte dei genitori di Acquaro e l’intervento ufficiale del sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio, indirizzato ai commissari straordinari dell’Asp di Vibo Valentia, la questione dell’assenza di un pediatra nei Comuni interni torna al centro dell’attenzione. Questa volta, però, saranno le mamme di Acquaro, Dasà, Arena, Dinami e Fabrizia a scendere in campo con una mobilitazione pubblica: un sit-in di protesta previsto per lunedì 21 settembre 2025, dalle 10 alle 12, davanti alla sede dell’Azienda sanitaria provinciale.
Nessuna risposta
La protesta nasce dalla mancata sostituzione della pediatra titolare, attualmente in congedo per gravi motivi di salute, e dall’assenza di risposte concrete da parte dell’Asp. “Da mesi – denunciano le mamme in una nota – i nostri bambini sono privi di assistenza pediatrica. Ci troviamo costrette a rivolgerci altrove, fuori dai nostri Comuni, oppure a recarci nei pronto soccorso, anche solo per una prescrizione”.
Una situazione che, per le famiglie, è diventata ormai insostenibile. “Non si tratta di un privilegio, ma di un diritto fondamentale: l’accesso alle cure per i più piccoli, tutelato dalla Costituzione”, affermano. La protesta vuole richiamare l’attenzione su un disagio reale e quotidiano, che colpisce una fascia particolarmente vulnerabile della popolazione. “Chiediamo – prosegue la nota – che venga immediatamente nominato un sostituto, perché l’assenza di una figura pediatrica in queste aree rappresenta un grave problema sanitario e sociale”.
Il comitato invita la cittadinanza a unirsi alla mobilitazione, nella convinzione che una partecipazione ampia possa finalmente scuotere le istituzioni e portare a decisioni concrete. In un contesto in cui si celebrano i risultati della sanità calabrese, la realtà di questi territori racconta invece una storia diversa, fatta di ritardi, disagi e silenzi istituzionali. Il sit-in di lunedì potrebbe essere l’occasione per riportare l’attenzione su altre criticità del sistema sanitario locale, come il funzionamento discontinuo delle guardie mediche, anch’esse oggetto di continue segnalazioni da parte dei cittadini.