Fabio Signoretta, già presidente del Sistema Bibliotecario Vibonese, si apre sulle nostre pagine

Abbiamo intervistato l'ormai ex presidente della struttura ora che si è consumato il passaggio di consegne: il punto sulla sua esperienza

Nell’adunanza dell’Assemblea dei sindaci tenutasi il 28 ottobre, alla presenza delle Amministrazioni di Vibo Valentia, Limbadi, Monterosso Calabro, Zaccanopoli, Zambrone, Jonadi, San Costantino Calabro, Pizzoni, San Nicola da Crissa e Rombiolo, veniva eletto all’unanimità il sindaco vibonese Vincenzo Francesco Romeo quale nuovo presidente dell’Ente, con ben due sedute alle spalle trascorse inutilmente e nessun commissario nominato dalla Regione. Unico a essersi candidato nella riunione, il suo obiettivo imminente è l’individuazione di un possibile piano economico finanziario di rientro senza superare il 31 dicembre. Abbiamo parlato con il suo predecessore, primo cittadino di Jonadi, che ci ha scelto per fare il punto della situazione sull’ultimo difficile periodo.

Dottor Signoretta, come si è aperto il 2024 per lei ancora alla guida del Sistema Bibliotecario Vibonese?

Dottor Signoretta, come si è aperto il 2024 per lei ancora alla guida del Sistema Bibliotecario Vibonese?

<Il 31 gennaio di quest’anno si è concluso il mio mandato da presidente che, come prevede lo Statuto dell’Ente, ha avuto durata annuale. L’anno si era quindi aperto certamente con una ritrovata chiarezza in termini di documenti contabili, regolarmente approvati dall’Assemblea, che cristallizzavano la situazione debitoria dell’Ente al momento della mia uscita. L’auspicio era che quel lavoro venisse poi valorizzato diversamente.>

Ritiene che la chiusura del suo mandato, a gennaio, abbia avuto ripercussioni positive o negative?

<Ogni mandato è un ciclo, che prevede un inizio ed una sua fine naturale. Non credo sia corretto che sia io a giudicare quanto si è riuscito a fare nel mio mandato, ma certamente sento di dire che gli impegni che erano stati assunti sono stati rispettati. E mi riferisco principalmente alla volontà di ricostruire la situazione amministrativa e contabile che era precaria. Tutto ciò è ovviamente stato possibile grazie al sostegno dell’Assemblea dei sindaci.>

Quali movimenti politici e istituzionali ci sono stati nell’immediato, in primavera?

<Sono stati in realtà pochi i referenti politici locali che si sono interessati effettivamente della vicenda. Così come pochi credo che siano quelli che se ne interessino tutt’ora. Questo era il mio grido di allarme alla fine del mio mandato: avevo chiesto alla politica di non nascondersi dietro gli atti dei dirigenti.>

La biblioteca ha quasi resistito senza colpo ferire sino all’estate, garantendo i servizi e promuovendo un fitto programma di eventi: come è stato possibile?

<Non c’è dubbio che tutte le attività sono state garantite grazie alla generosità, alla disponibilità e alla competenza della dipendente e delle volontarie che hanno operato con grande professionalità fin quando ci sono state le condizioni minime per poter continuare.>

Le difficoltà sorte negli scorsi mesi e relative al taglio delle utenze sono state un fulmine a ciel sereno o erano già nell’aria?

<È stata una conseguenza naturale ed ampiamente annunciata. Nel momento della mancata elezione di un nuovo presidente, l’Assemblea dei sindaci ha informato tutti gli organismi preposti della situazione in essere. Solo l’Amministrazione comunale di Vibo Valentia ha messo in campo un tentativo di resistenza, per il resto non si è visto alcun interessamento.>

Il suo congedo definitivo, appena celebrato, la vede soddisfatto della breve ma intensa esperienza bibliotecaria, affiancata alle asfissianti incombenze da sindaco?

<Sono profondamente dispiaciuto che tutte le attività realizzate e le novità introdotte in questo anno di mandato siano passate spesso in secondo piano a causa della condizione dell’Ente. Dalla riapertura a tempo pieno che eravamo riusciti a garantire, sino all’istituzione del congedo mestruale garantito in contratto, sono state tante le esperienze positive di quest’anno. Spero che in futuro di tutto questo si possa fare tesoro.>

Si è potuto confrontare in camera caritatis con il neoeletto presidente, il dott. Vincenzo Romeo?

<Mi sento di ringraziare il sindaco di Vibo Valentia Enzo Romeo per la sua scelta di impegnarsi in prima persona in questa vicenda. È sintomo della volontà di non porre in secondo piano questa problematica. Con il nuovo presidente, con l’Amministrazione di Vibo Valentia e con tutti i sindaci avremo modo di incontrarci nuovamente a breve ed io garantirò certamente la mia leale e concreta collaborazione. L’auspicio è che ci possa essere un epilogo diverso.>

A parte la lodevole chiarificazione amministrativa e contabile del Sistema Bibliotecario, altri sono i meriti da tributare a Fabio Signoretta. Con lui si è approvato un protocollo per incentivare la nascita di nuove biblioteche sui territori in cui non sono ancora presenti, mediante la concessione in comodato gratuito dei volumi appartenenti al patrimonio del Sistema. E si è stabilito che le dipendenti affette dal ciclo mestruale doloroso – circa 3 milioni in Italia – hanno diritto a una retribuzione piena al 100% pari a un giorno mensile per un totale di dodici annuali, oltre a quelli previsti dal Contratto nazionale di lavoro: il primo ente pubblico italiano ad aver introdotto una simile clausola contrattuale, senza necessità di presentare certificati medici e senza computarlo quale malattia. Se ne serbi memoria.

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