“Esserci sempre” non è solo il motto della polizia di Stato. È anche un impegno quotidiano, silenzioso e concreto, che a Vibo Valentia si è rinnovato stamattina nel 173° anniversario dalla fondazione del Corpo.
La cerimonia si è svolta nella Scuola Allievi Agenti “Andrea Campagna”, luogo simbolico e cuore pulsante della formazione dei futuri tutori dell’ordine. A rendere omaggio alle donne e agli uomini in divisa, le massime autorità civili, militari e religiose del territorio, in un momento solenne ma profondamente umano.
Durante l’evento premiati gli agenti che si sono distinti in delicate operazioni di polizia, un riconoscimento che – come sottolineato – va oltre la semplice onorificenza: “La promozione è importante, fa piacere ai poliziotti e alle loro famiglie, che spesso, per i ritmi di lavoro, vivono anche l’assenza dei propri cari”.

Intervento del questore
A seguire l’intervento integrale del questore Eosolfo Ruperti:
Buongiorno a tutti.
Porgo il benvenuto al Sig. Prefetto, alle autorità civili, politiche, militari e religiose, ai vertici della magistratura, ai sostituti procuratori della Repubblica presenti, ai responsabili dei consigli dell’ordine intervenuti, ai rappresentanti di tutti gli enti di categoria, ai dirigenti scolastici, al direttore del conservatorio Torrefranca ed all’ensembl di fiati e percussioni che si sta esibendo in alcuni brani, a tutti i giornalisti ed un caloroso abbraccio a tutti, particolarmente agli alunni delle scuole.
Un caro saluto va ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno e al presidente e ai membri dell’ANPS e delle altre associazioni combattentistiche e d’arma qui presenti.
Grazie, a nome di tutte le poliziotte e i poliziotti della provincia di Vibo Valentia, di essere qui per condividere con noi l’anniversario della fondazione della Polizia di Stato.
Le origini
Oggi si celebrano i 173 anni della fondazione della Polizia di Stato, le cui origini risalgono al 1852. Un lungo percorso quello dell’istituzione che, attraversando i vari momenti storici del nostro Paese, è stato sempre caratterizzato da impegno, dedizione, attaccamento alla divisa che indossiamo con senso del dovere e al servizio del cittadino.
Periodo storico
I delicati risvolti che questo periodo storico può determinare impongono da parte nostra una lettura attenta e un’azione pronta e capace di contemperare sempre i diversi interessi che animano ogni azione, rispettando le fondamentali libertà costituzionali di manifestazione ed espressione del pensiero nel rispetto di quelle altrui.
Il tema di questa celebrazione, Esserci sempre, che rappresenta l’anima del nostro operato, esprime il filo conduttore delle azioni di tutti i poliziotti e della loro prossimità alle esigenze di ogni cittadino.
Esserci sempre per noi significa rispondere alle richieste di aiuto, ai bisogni di tutti riservando particolare attenzione alle fasce deboli, alle vittime di ogni forma di violenza, ai giovani.
Opuscolo
Quest’anno abbiamo deciso di rendere partecipi voi tutti dell’impegno che ogni poliziotto di questa provincia ha profuso attraverso la visione di brevi scorci della nostra realtà quotidiana e abbiamo pensato ad un opuscolo che delinea la struttura di tutti gli uffici della questura con le sue diverse articolazioni, della scuola di polizia che ci ospita e delle specialità ponendo lo sguardo sui diversi compiti istituzionali, sui risultati conseguiti durante quest’anno di lavoro e sulle diverse iniziative sociali intraprese.
Presenza sul territorio
La Polizia di Stato di Vibo Valentia, intesa come comprensiva di tutte le sue articolazioni e specialità, ha posto un particolare accento sull’importanza della sua presenza sul territorio, controllando nell’anno più di 200.000 persone e quasi 110.000 veicoli, oltre ad altrettanti veicoli controllati con “Street Control”, in un’ottica di visibilità e sicurezza sempre più diffuse, garantendo un capillare controllo su luoghi e aree di maggiore aggregazione soprattutto delle fasce più giovani.

Scopo
L’obiettivo è chiaramente quello di fare in modo che i momenti di svago e divertimento possano rimanere tali, evitando degenerazioni violente. A questo compito oggi così delicato, oggetto di diversi comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduti dal Sig. Prefetto, contribuiscono in modo determinante non solo i poliziotti degli uffici della questura e delle sue articolazioni e delle specialità ma anche gli operatori delle altre forze di polizia e delle polizie locali presenti sul territorio, con cui si è realizzata una spontanea ed efficace sinergia.
La gestione congiunta di tutte queste forze operative sul territorio è affidata all’ufficio di gabinetto, cabina di regia della questura, che svolge con dedizione e cura un compito delicato di coordinamento per la gestione fluida dell’ordine pubblico e la piena realizzazione della sicurezza dei cittadini attraverso ordinanze di servizio di ordine e sicurezza pubblica che nell’anno trascorso sono state circa 500.
Divisione anticrimine
Un lavoro capillare nella medesima ottica di sicurezza e argine ai comportamenti considerati pericolosi per la collettività ha contribuito in modo esemplare a porre in essere la divisione anticrimine della questura, elaborando numerose misure di prevenzione ai soggetti ritenuti pericolosi, spesso a seguito di segnalazioni interne di altri uffici della questura, del commissariato di P.S. di Serra San Bruno, del posto fisso di polizia di Tropea o dei Carabinieri del comando provinciale, con l’obiettivo di indirizzare le azioni di tali soggetti verso un percorso che abbia come obiettivo finale il recupero della legalità.
Aggiornamento
Un occhio di riguardo è stato posto quest’anno, inoltre, verso il percorso di aggiornamento e formazione del personale di questa provincia, ritenendo di fondamentale importanza la crescita dei poliziotti, la conoscenza delle novità legislative che indirizzano i nostri interventi, la capacità di avere e trasmettere sicurezza durante l’espletamento dei diversi compiti, la gestione accurata e sicura di momenti operativamente intensi di fronte ai quali ogni poliziotto può trovarsi.
Attenzione elevata
Tutta la provincia, è stata oggetto di grande attenzione e presenza costante, grazie anche al lavoro svolto con dedizione dal personale del commissariato distaccato di Serra San Bruno e da quello del posto fisso di Tropea, per il quale è in atto un percorso di rimodulazione in commissariato di P.S., data l’importanza strategica anche per il contrasto alla criminalità organizzata in un centro così vivace e a forte attrattiva turistica.
Quest’anno è stato anche un anno di grande attenzione e riguardo per una serie di iniziative sociali, rivolte soprattutto al mondo dei giovani e delle problematiche delicate che spesso li coinvolgono. L’attenzione alle azioni violente intese in tutte le loro forme è un nostro obiettivo prioritario in quanto la violenza rappresenta un grande fallimento per la società civile di cui tutti facciamo parte.
I poliziotti partecipano, unitamente ad altri enti e altre figure a ciò deputate, attraverso un’opera di sensibilizzazione, al tentativo di arginare da una parte comportamenti deviati e tesi all’aggressività e alla prevaricazione, dall’altra ad instillare nei più deboli la fiducia che ci sarà sempre qualcuno disposto ad ascoltare il loro disagio e le loro paure.

La vera vittoria
Anche se ritengo che la vera vittoria si realizzerà quando si riuscirà ad intercettare le fasce più a rischio di devianza, che spesso non hanno avuto buoni maestri in famiglia, e ad attrarle verso modelli positivi di convivenza e rispetto per le regole ed il prossimo.
Per questo ringrazio le scuole ed i loro rappresentanti per la sensibilità dimostrata con la crescente organizzazione di incontri presso i loro istituti. In tale ottica la Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica, meglio conosciuta come polizia postale, articolazione a competenza specifica, assume un ruolo di primo piano nella diffusione di informazioni sulla commissione di reati attraverso l’uso dei social network, di cui molti giovani potrebbero rimanere vittime.
Ulteriori iniziative poi sono state tese a mettere in risalto, sempre nell’ottica della sicurezza e della tutela delle fasce più deboli e spesso maggiormente vittime di reati; tra queste l’omaggio floreale alle donne in occasione dell’8 marzo, con l’intento di sottolineare il particolare riguardo che la Polizia di Stato rivolge soprattutto a quelle donne fragili e spaventate, incapaci di mettere fine ad una vita di violenze subite da cui non riescono a fuggire, instillando in loro la certezza che la Polizia c’è.
Inoltre, nel mese scorso, è stato rinnovato il “Protocollo Zeus” tra la Questura di Vibo Valentia ed il Centro Calabrese di solidarietà per Autori di Violenza (CUAV), allo scopo di promuovere la rieducazione degli uomini autori di violenze attraverso appositi percorsi con psicologi ed educatori, tesi a prevenire la reiterazione del comportamento violento.
Le altre forze
In ultimo, ma non sicuramente per importanza, un plauso va al lavoro svolto dalla Squadra Mobile, sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria Distrettuale e della Procura Ordinaria. Nella Squadra Mobile affondano le mie origini lavorative, racchiuse in una miriade di ricordi e di emozioni che mi hanno sempre guidato poi nel percorso professionale. Un lavoro a volte silente, di notti insonni, di risultati che non arrivano, di giornate intere ad ascoltare intercettazioni, ma anche di importanti traguardi e gratificazioni per aver reso un servizio alla collettività che merita sicurezza e libertà da ogni forma di aggressione, mafiosa o comune che sia e dove a volte, una stretta di mano di un anonimo cittadino che dice “grazie per quello che fate” ripaga di ogni sacrificio. Siamo in un territorio dove le famiglie mafiose hanno spadroneggiato per tanto tempo, tanto è stato fatto nel contrasto e tanto si continuerà a fare.
Un lavoro che non sarebbe possibile senza il contributo determinante dei poliziotti della squadra mobile e della squadra volante, della divisione anticrimine, della Digos, degli uomini dell’ufficio immigrazione, dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, dell’ufficio tecnico logistico e di tutti gli altri uffici, anche quelli che sembrano più nascosti e meno visibili ma che rappresentano il motore dell’intera macchina amministrativa, ufficio del personale, amministrativo e contabile, patrimoniale, scorte, autisti, autoparco, gabinetto provinciale di polizia scientifica, che ha quest’anno raddoppiato il numero di sopralluoghi effettuati, anche nei casi più delicati.
Un pensiero e un ringraziamento va anche ai colleghi della polizia stradale, della polizia ferroviaria, della polizia di frontiera e della polizia postale, che insieme ai poliziotti in servizio alla scuola di polizia costituiscono una rete importante ed articolata della presenza della Polizia di Stato in questa provincia. Un pensiero particolare va ai caduti della Polizia di Stato e alle loro famiglie, a cui dobbiamo la memoria, il ricordo, la riconoscenza.

Il ruolo della stampa
Un ringraziamento particolare alla stampa, che ci è sempre vicina con una narrazione attenta e corretta dei fatti e ci consente di farci conoscere ed apprezzare e di fare arrivare ai cittadini la consapevolezza di poter contare su donne e uomini dello Stato.
I poliziotti
Un’ultima riflessione la voglio fare per i miei poliziotti, per la loro capacità di rispondere sempre con professionalità, spirito di sacrificio e attaccamento al dovere alle difficoltà che il nostro lavoro impone. Voi siete la mia squadra, in voi risiede il senso del nostro esserci sempre. Continuate ad essere così come siete, con la voglia di lavorare, di esserci sempre, di dare, ognuno nel proprio ruolo, un contributo per questa nostra Polizia.
Vi ringrazio di cuore per quanto avete fatto fino ad ora e sono certo che continuerete a farlo.
Viva la Polizia di Stato!
Viva l’Italia!