Furto e riciclaggio di auto tra il Lazio e la Calabria, chiuse le indagini per 21 persone

Scoperta un’associazione a delinquere dedita al traffico di automobili. Sequestrati oltre 50 veicoli

Nei giorni scorsi, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha concluso le indagini preliminari a carico di 21 persone, cui, a vario titolo, è stato contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di autovetture nonché i reati di ricettazione e riciclaggio.

L’articolata indagine è stata condotta dagli investigatori della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Catanzaro, con la collaborazione della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polstrada di Roma, ed ha permesso di delineare – nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa – un’associazione criminale ben strutturata, operativa tra Aprilia (LT) ed il basso litorale jonico catanzarese, dedita al riciclaggio di autovetture, in particolare modello Smart For Two Coupé.

L’articolata indagine è stata condotta dagli investigatori della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Catanzaro, con la collaborazione della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polstrada di Roma, ed ha permesso di delineare – nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa – un’associazione criminale ben strutturata, operativa tra Aprilia (LT) ed il basso litorale jonico catanzarese, dedita al riciclaggio di autovetture, in particolare modello Smart For Two Coupé.

Le autovetture sono risultate provento di furti consumati per lo più in provincia di Roma, attraverso la manomissione dei telai e la cancellazione dei dati originari e la loro sostituzione con altri genuini reperiti da veicoli esteri di pari modello, che venivano poi collocate sul mercato automobilistica grazie a concessionarie compiacenti o a terzi, che procacciavano ignari clienti mediante inserzioni ingannevoli su piattaforme per la vendita e l’acquisto di auto online.

L’immatricolazione come automobili provenienti dalla Germania, attraverso l’utilizzo fraudolento di documentazione di circolazione di omologhe auto tedesche gravemente incidentate, cancellate dagli archivi automobilistici o non più circolanti era curata da un’agenzia di pratiche automobilistiche della Locride, con la finalità di munire i veicoli di provenienza illecita di nuove targhe e nuove carte di circolazione italiane apparentemente regolari.

Nel corso dell’attività investigativa sono stati sequestrati oltre 50 veicoli oggetto di riciclaggio.

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