Il Comune di Gizzeria prende posizione con decisione in merito alla notizia diffusa il 5 luglio scorso dal Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, secondo la quale un tubo nero sarebbe stato rinvenuto in mare a circa 180 metri dalla battigia, in un tratto di costa attribuito al territorio gizzeroto.
Attraverso una comunicazione ufficiale, firmata dal sindaco Francesco Argento e protocollata con il numero 0005270/2025, l’Amministrazione contesta formalmente l’attribuzione dell’episodio al proprio Comune. “Le coordinate geografiche riportate (38° 58’ 46.5’’ N – 16° 08’ 20.4’’ E) indicano in modo inequivocabile un’area appartenente al Comune di Falerna, e non a Gizzeria”, si legge nella nota trasmessa.
Grave pregiudizio
Una segnalazione che, secondo l’Ente, avrebbe causato “un grave pregiudizio reputazionale nei confronti del nostro Comune, alimentando disinformazione tra cittadini e turisti e provocando danni d’immagine ingiustificati”.
Il sindaco Argento ha inoltre sottolineato l’impatto della notizia nella piena stagione estiva, evidenziando come “la notizia, amplificata da articoli di stampa e social media, abbia associato falsamente il nome di Gizzeria a presunti episodi di inquinamento marino, proprio nel pieno della stagione turistica”. Un errore che – secondo quanto riportato – avrebbe anche alimentato “strumentalizzazioni e dichiarazioni pubbliche fuorvianti, del tutto infondate”.
Richiesta formale
Alla luce della vicenda, l’Amministrazione comunale ha avanzato una richiesta formale alla Regione Calabria per ottenere “la rettifica formale della nota del 5 luglio con indicazione corretta del Comune competente per territorio”, nonché “l’invio di una comunicazione di rettifica agli enti e agli organi di informazione coinvolti” e “l’adozione di un protocollo interno regionale che preveda la verifica cartografica delle segnalazioni ambientali prima della loro diffusione ufficiale”.
Il Comune conclude ribadendo la volontà di tutelare l’immagine del territorio, senza sottrarsi al confronto istituzionale: “Riconoscendo l’importanza delle attività di monitoraggio ambientale – conclude la nota – riteniamo imprescindibile evitare generalizzazioni e attribuzioni erronee, che producono effetti distorsivi sull’opinione pubblica e ledono la credibilità dell’Ente”.
“La nostra amministrazione – si legge infine – ribadisce con forza il proprio impegno quotidiano per la tutela del mare e dell’ambiente, e chiede che si faccia piena luce su quanto accaduto, ripristinando verità e correttezza nella comunicazione istituzionale”.