Si è svolta oggi una nuova e partecipata riunione del tavolo tecnico sulla sanità, convocata dalla Conferenza dei Sindaci della Provincia di Vibo Valentia, presieduta da Salvatore Fortunato Giordano, con la presenza dei sindaci Enzo Romeo e Pino Marasco, della Commissione Straordinaria rappresentata da Gianluca Orlando e dal direttore sanitario dell’Asp, Ilario Lazzaro, nonché dei consiglieri regionali Michele Comito, Antonio Lo Schiavo e Raffaele Mammoliti. Presenti anche i dirigenti Latella e Carrà, quest’ultimo in rappresentanza del dott. Bava.
L’incontro fa seguito alla decisione dello scorso 29 luglio di affrontare con cadenza regolare e in modo approfondito i temi specifici della sanità territoriale. Al centro della discussione di oggi: le criticità legate alle Guardie Mediche e l’organizzazione della medicina territoriale attraverso le Aft (Aggregazioni funzionali territoriali).
L’incontro fa seguito alla decisione dello scorso 29 luglio di affrontare con cadenza regolare e in modo approfondito i temi specifici della sanità territoriale. Al centro della discussione di oggi: le criticità legate alle Guardie Mediche e l’organizzazione della medicina territoriale attraverso le Aft (Aggregazioni funzionali territoriali).
Le Aft nel Vibonese
Latella ha presentato una dettagliata relazione sulla situazione attuale delle Aft nel Vibonese, illustrando quelle già attive e quelle da costituire a breve. Il dott. Lazzaro, intervenendo sulla questione, ha evidenziato “l’importanza di queste strutture organizzative, che, se ben gestite, potrebbero contribuire in modo significativo a ridurre la pressione sui Pronto Soccorso, garantendo un servizio di assistenza diurna (8 – 20) continuativo, con un medico sempre disponibile all’interno dell’Aft”.
Guardie Mediche
Si è passati poi ad analizzare la situazione delle Guardie Mediche, tema su cui è intervenuto il dott. Carrà, illustrando le difficoltà legate alla normativa vigente, che prevede un medico ogni 7.500 abitanti. Tuttavia, la Commissione ha chiarito di essere al lavoro per ridurre il rapporto a un medico ogni 5.000 abitanti, tenendo conto delle specificità del territorio vibonese, come la sua complessa orografia. I sindaci e i consiglieri regionali presenti hanno chiesto di ricevere un aggiornamento dettagliato sullo studio in corso, che sarà poi sottoposto al parere della Conferenza dei Sindaci per arrivare a una soluzione condivisa.
Piano di Zona
Durante l’incontro è stata inoltre presentata la bozza del nuovo Piano di Zona, illustrata dal dott. Lazzaro. Il presidente Giordano, esprimendo un primo giudizio positivo sul documento, ha dichiarato: “Da una lettura veloce, salvi gli approfondimenti del caso, il nuovo Piano di Zona appare un buon lavoro che tende a migliorare e valorizzare la sanità vibonese, ma non solo a parole, bensì con atti concreti. Di questo va dato atto alla Commissione Straordinaria, che anche tramite i dirigenti, sta lavorando in tal senso”.
Giordano ha sottolineato come il Piano affronti con puntualità il tema della migrazione sanitaria, ovvero dei tanti servizi richiesti dai cittadini vibonesi fuori provincia. “Salvo alcune specializzazioni – ha spiegato – con una migliore organizzazione, così come proposta, molte risposte potrebbero arrivare in loco, generando anche un notevole risparmio di risorse”. Il presidente ha anche indicato una possibile via per raggiungere questo obiettivo: “Si tratta di creare le condizioni, fattibili, per valorizzare al meglio gli ospedali periferici di Tropea, Serra San Bruno e Soriano, senza penalizzare, ma anzi implementando, quello di Vibo Valentia”.
Giordano ha infine concluso: “Siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare, ma riteniamo di essere sulla strada giusta, quella della valorizzazione delle nostre risorse. La sanità non può attendere. Per questo motivo il Piano di Zona è già stato trasmesso ai sindaci e ai consiglieri regionali. Dopo Ferragosto, senza attendere settembre, convocherò una nuova Conferenza dei Sindaci, aperta al contributo della Commissione, affinché si possa discutere e formulare proposte su un documento che appare davvero un buon canovaccio”.
Un confronto, quello di oggi, che conferma la volontà delle istituzioni locali e regionali di lavorare in sinergia per ridare centralità alla sanità vibonese e risposte concrete ai bisogni del territorio.