Il Centro per l’autismo chiude i battenti, scatta la protesta dei genitori contro l’Asp

L'inatteso provvedimento lascia senza assistenza trenta bambini in cura nella struttura di Nicotera che è l'unica operativa nel Vibonese.

I genitori dei trenta bambini in cura nel “Centro per l’autismo” di Nicotera trovano le porte della struttura chiusa e il loro disappunto prende subito quota. Disappunto che li porta ad organizzare per lunedì prossimo un’assemblea propedeutica alla manifestazione di protesta che dovrebbe tenersi martedì mattina.

Le perplessità

Le perplessità

Una reazione immediata frutto non solo del doversi continuamente prodigare per far sì che ogni progetto venga finanziato e portato avanti pur avendo tutti i diritti a godere di un servizio stabile, ma anche la mancata tutela della continuità delle cure rivolte a persone con disturbo dello spettro autistico. In ogni caso, trovarsi davanti alla chiusura del Centro in maniera del tutto inaspettata è un qualcosa difficile da accettare. Per ogni genitore non è facile capire perchè, in presenza di circa trecento soggetti autistici nel Vibonese, anziché pensare di aumentarne il numero dei centri si provvede a bloccare il funzionamento dell’unico attivo.

Nicotera senza alternative

La struttura di Nicotera, al momento, infatti, non ha alternative. Accoglie trenta bambini provenienti soprattutto dai centri della fascia costiera ed è l’unico punto di riferimento per le famiglie con persone bisognose di cure specifiche per l’autismo. Negli ultimi tempi l’Angsa (Associazione nazionale genitori di persone con autismo) stava lavorando per il potenziamento dei centri con la creazione di altre due strutture a Serra San Bruno e Pizzo. Il progetto pare sia stato sposato dal management del Distretto unico e tutto lascia pensare in positivo. Per inciso, l’Angsa, presieduta da Maria Naso, e alcuni genitori stanno tenendo aperto il dialogo con uno dei componenti della commissione straordinaria che sta gestendo l’Asp (l’ing. Gandolfo Miserendino) che starebbe lavorando per uno sblocco immediato della situazione.

Le risorse non mancano

Sblocco che può arrivare mediante l’adozione di una delibera che, prendendo atto degli esiti della manifestazione di interesse già espletata dall’Asp, dovrebbe determinare il nuovo gestore del Centro di Nicotera e procedere all’affido. Per certo non è questione di fondi. Sul sito dell’Asp, infatti, giovedì è stata pubblicata una delibera con la quale si prende atto che la Regione ha approvato due progetti per l’autismo e provveduto all’assegnazione delle risorse provincia per provincia. All’Asp di Vibo arriveranno circa duecentomila euro che potrebbero tornare utili non solo per potenziare l’esistente, ma anche per rimettere in movimento il centro di Pizzo e creare un punto di riferimento a Serra San Bruno. Il pallino è in mano alla triade commissariale. Tutto lascia pensare, però, che martedì ogni tassello potrebbe essere al suo posto. Se così dovesse essere, velocizzando al massimo le procedure, entro fine gennaio la struttura di Nicotera potrebbe tornare ad operare a pieno regime.

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