Il M5S rilancia su Vibo: lavoriamo in silenzio per far rinascere la città, non per giochi di potere

Dal salario minimo al no alla guerra, il Coordinamento GT grillino fa il punto della situazione

Una riunione operativa, lontana dalle telecamere e dai riflettori, ma ricca di contenuti politici e prospettive future. È quella che si è svolta nei giorni scorsi tra i componenti del Coordinamento del Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Vibo Valentia. Al centro del confronto, l’attività amministrativa in seno al Comune guidato dal sindaco Enzo Romeo e l’azione quotidiana della rappresentanza pentastellata, che – viene sottolineato con soddisfazione – si sta distinguendo per “comportamento esemplare” sia in Consiglio comunale che all’interno della Giunta.

“Abbiamo scelto un approccio di serietà, sobrietà e concretezza, lontano dalle polemiche che appassionano solo una politica vecchio stile e che poco interessa ai cittadini”, spiega Michele Furci, rappresentante del Coordinamento GT del M5S. E i risultati, a detta degli attivisti, cominciano a vedersi.

Dai fondi per il Comune al salario minimo

Uno dei punti di maggiore orgoglio riguarda il contributo straordinario di 2,5 milioni di euro ottenuto tramite un emendamento alla Legge di Bilancio grazie all’intervento del deputato pentastellato di riferimento. Fondi che, assicurano dal Movimento, “stanno già arrivando nelle casse comunali” e serviranno a dare respiro a interventi attesi da anni.

Ma non solo. Il Coordinamento rivendica anche l’impegno diretto nel predisporre, assieme agli assessori M5S, la delibera sul salario minimo da applicare in tutti gli appalti pubblici cittadini. Un provvedimento passato in Giunta e considerato “di alto valore politico e sociale”, perché punta a garantire dignità e tutele ai lavoratori.

La mozione contro la guerra

Tra i temi che più hanno acceso il dibattito, anche l’approvazione da parte del Consiglio comunale di una mozione contro il riarmo e contro la guerra. “Un atto politico importante – affermano dal Movimento – che proietta Vibo a livello nazionale nel campo delle scelte valoriali, in un momento storico segnato da tensioni internazionali e da un preoccupante ritorno della logica degli armamenti”.

“Siamo qui per risolvere problemi”

Il M5S vibonese tiene a chiarire un punto che, in queste settimane, è rimbalzato spesso nei corridoi del Palazzo comunale: il sostegno al sindaco Romeo e alla maggioranza progressista non dipende dagli equilibri numerici tra i gruppi consiliari, ma da “un patto politico e programmatico che rispettiamo lealmente”.

“Le scelte le facciamo sulla base della visione e della coerenza, non delle geometrie variabili o dei tatticismi. Vibo merita una politica che alzi lo sguardo, che pianifichi, che lavori per riconquistare un ruolo centrale nella regione”, afferma ancora Furci.

Una Vibo che guarda avanti

Lo sguardo dei grillini si sposta poi sulle sfide più ampie: sanità, servizi, università, alta formazione, ma anche teatro, turismo, nautica e industria tradizionale. Il richiamo è forte: “Vibo deve tornare a essere protagonista, anche attraverso le sue eccellenze industriali come Baker Hughes e EniProgetti, ma pure valorizzando i suoi beni culturali e religiosi, dal centro storico ai luoghi marinari”.

Una visione ampia e strutturata, che punta – anche attraverso l’apertura del teatro cittadino – a riportare attrattività, posti di lavoro e qualità della vita. “Le sfide vere sono queste – insiste il Coordinamento – e su questi temi ci confronteremo con chiunque abbia a cuore il bene comune, dentro e fuori il Consiglio comunale”.

Contro il trasformismo

In chiusura, il messaggio è netto: “Abbiamo voltato pagina rispetto a una stagione di trasformismo e personalismi che ha prodotto solo lacerazioni e marginalità. Ora è il tempo della concretezza, del lavoro silenzioso ma incisivo. Perché Vibo, città nobile e antica, capoluogo della Calabria che fu Ultra, merita molto di più di vecchie logiche di palazzo”. (immagine di repertorio)

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