Il Movimento 5 Stelle rompe il silenzio: agiamo come un’associazione massonica

L'attacco alla struttura territoriale del movimento arriva dall'ex capogruppo in consiglio comunale Domenico Santoro in vista della formazione della giunta comunale

Il rischio che il neo sindaco si faccia imbrigliare dalla melina della sinistra e dalle tensioni interne al Movimento 5 Stelle comincia ad essere reale. Molti di questi partiti, il cui peso elettorale è stato irrisorio, più che porre delle rivendicazioni dovrebbero recarsi in pellegrinaggio alla Madonna delle Grazie per essere stati illuminati e miracolati da Enzo Romeo che li ha presi per mano e condotti a palazzo Luigi Razza. Detto questo, senza voler fare torto al dibattito e al confronto politico, ecco emergere l’ingordigia politica dopo tanti anni di digiuno.

Il primo a uscire allo scoperto è l’ex capogruppo del Movimento 5 Stelle, Domenico Santoro che chiaramente attacca il gruppo territoriale proprio sulle discussioni in atto all’interno del suo movimento (anzi sulle mancate discussioni) per la formazione della giunta comunale, o quanto meno sui nomi da indicare a Enzo Romeo per il M5S. L’attacco arriva via sociale. Santoro scrive: «Con riluttanza – esordisce nel suo post – scrivo queste righe pubblicamente dopo tante nelle nostre chat, ma mi compete rendere esplicita la situazione all’interno del Gruppo Territoriale (GT) del M5S di Vibo Valentia. Nonostante la ripetuta richiesta, fatta da giorni, mia e di molti altri componenti del GT, di convocare una apposita riunione per produrre una rosa di nomi papabili con vere competenze, stanno per essere nominati assessori addirittura non iscritti al M5s o incompatibili».

Il primo a uscire allo scoperto è l’ex capogruppo del Movimento 5 Stelle, Domenico Santoro che chiaramente attacca il gruppo territoriale proprio sulle discussioni in atto all’interno del suo movimento (anzi sulle mancate discussioni) per la formazione della giunta comunale, o quanto meno sui nomi da indicare a Enzo Romeo per il M5S. L’attacco arriva via sociale. Santoro scrive: «Con riluttanza – esordisce nel suo post – scrivo queste righe pubblicamente dopo tante nelle nostre chat, ma mi compete rendere esplicita la situazione all’interno del Gruppo Territoriale (GT) del M5S di Vibo Valentia. Nonostante la ripetuta richiesta, fatta da giorni, mia e di molti altri componenti del GT, di convocare una apposita riunione per produrre una rosa di nomi papabili con vere competenze, stanno per essere nominati assessori addirittura non iscritti al M5s o incompatibili».

«Qualcuno sta procedendo senza quella invocata partecipazione dei cittadini, della trasparenza, che abbiamo promesso alla città, e noi stessi stiamo utilizzando una sorta di cultura piramidale e quindi tipo massonica che, eventualmente, pervade anche il nostro M5s».
L’ex capogruppo precisa di non intervenire «per mire personali», ma solo per essere stato «costretto a fare una campagna elettorale con le mani legate da una malattia risolta solo il giorno prima delle elezioni», sottolineando, quindi, che non gli interessa «essere o non essere assessore all’urbanistica», nonostante le sue «competenze riconosciute in tutta la Regione».
Poi conclude: «Comunque appoggerò sempre Enzo Romeo sindaco e mi batterò per le Marinate, perché l’ho voluto per primo io e ciò ha portato il M5S a vincere. Resterò sempre M5s per filosofia politica e per come ho scritto nel mio libro Democrazia sospesa».

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