I numeri sono sotto gli occhi di tutti. Ma, nonostante tutto, il comparto turistico rimane sempre quello più penalizzato. Scelte improvvisate e carenza di programmazione contribuiscono a limitare lo sviluppo dell’intero settore. In Calabria nel 2023 hanno operato in media 5.304 imprese turistiche. I lavoratori dipendenti sono stati, mediamente, quasi trentamila (27.925).
I valori massimi e minimi di occupazione si sono registrati ad agosto e febbraio con rispettivamente 44.843 e 18.938 dipendenti. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dalla Federalberghi sulla base dei dati Inps, in collaborazione con Ebnt, presentata al Ttg Travel Experiencedi Rimini.
I valori massimi e minimi di occupazione si sono registrati ad agosto e febbraio con rispettivamente 44.843 e 18.938 dipendenti. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dalla Federalberghi sulla base dei dati Inps, in collaborazione con Ebnt, presentata al Ttg Travel Experiencedi Rimini.
Dai dati contenuti nel report, che tiene conto anche delle conseguenze del post pandemia, emerge che più del 60% del personale (17.076) ha meno di 40 anni. Il 36,9% (10.291) ha meno di 30 anni. Il 55,8% degli occupati con rapporto di lavoro dipendente (15.583) è uomo. Il 17,9% dei dipendenti (5.001) è straniero. Il 71,3% deigli occupati (19.905) possiede un contratto di lavoro a tempo parziale. I contratti a tempo determinato stipulati per ragioni di stagionalità sono 6.600 e rappresentano il 23,6% del totale, mentre quelli non stagionali pari a 8.072 sono il 28,9%.
Inoltre, la grande maggioranza (86,1%) dei dipendenti delle aziende del settore ha la qualifica di operaio. Gli impiegati rappresentano l’8% (2.230), mentre gli apprendisti sono 1.597, pari al 5,7% del totale. I dirigenti (7) e i quadri (35) rappresentano, nell’insieme, lo 0,1% del totale. Dalla ricerca si evince anche che il 74,6% dell’occupazione dipendente media annua nel settore turismo in Calabria è concentrata nel comparto dei pubblici esercizi. I servizi ricettivi occupano il 23,1% dei dipendenti.
Contenuto è, invece, il contributo dell’intermediazione (1,6%), degli stabilimenti termali (0,5%) e dei parchi divertimento (0,3%). La provincia calabrese che, nel 2023, fa registrare il dato medio maggiore in termini occupazionali è quella di Cosenza (9.728), seguita da Catanzaro (6.263), Reggio (5.989), Vibo Valentia (3.778) e Crotone (3.621). Il valore massimo dell’occupazione appartiene alla provincia di Cosenza (16.603), seguita da Catanzaro (8.862). Variazioni accentuate dal valore medio testimoniano una stagionalità che si rileva nei dati relativi alle province di Cosenza e Vibo Valentia.
Nel settore alberghiero, hanno operato in media 303 imprese con dipendenti e i lavoratori sono stati, in media, 3.766. La punta massima di occupazione è stata raggiunta ad agosto con 7.360 lavoratori. La dimensione media risulta maggiore a luglio e agosto (18,7) e minima a gennaio (6,4). La media nell’anno, invece, è di 11,6 dipendenti per azienda. (ansa)