Una lunga lettera inviata ai commissari straordinari dell’Asp di Vibo Valentia – Piscitelli, Miserendino e Orlando – siglata Fials con a capo il segretario provinciale Domenico Pafumi, mette a nudo una gestione al limite della correttezza amministrativa. Un insieme di proroghe, spostamenti e inerzia che, secondo il sindacato, sta danneggiando i lavoratori più fragili del sistema sanitario locale: infermieri e operatori socio-sanitari (oss).
Nel mirino ci sono in particolare le assegnazioni temporanee reiterate in modo “continuo”, su base di mobilità d’urgenza, senza fine data né trasparenza. Un meccanismo – chiede il sindacato – corretto da un lato con una ricognizione del personale (infermieri e oss) già sollecitata nel maggio 2024 e dall’altro con la stabilizzazione contrattuale e l’erogazione delle spettanze pregresse legate alla produttività annuale, non versate dal 2020 in poi.
Nel mirino ci sono in particolare le assegnazioni temporanee reiterate in modo “continuo”, su base di mobilità d’urgenza, senza fine data né trasparenza. Un meccanismo – chiede il sindacato – corretto da un lato con una ricognizione del personale (infermieri e oss) già sollecitata nel maggio 2024 e dall’altro con la stabilizzazione contrattuale e l’erogazione delle spettanze pregresse legate alla produttività annuale, non versate dal 2020 in poi.
Fials denuncia inoltre la pubblicazione tardiva del regolamento per la progressione economica – pronto ad agosto 2023, ma arrivato solo in dicembre – e la scelta di attivare una commissione ad hoc, presieduta da figure ritenute “inadeguate”, tra cui il responsabile del Servizio Professioni Sanitarie presente solo tre giorni su cinque.
L’assenza di informazioni preventive, come previsto dall’articolo 6 del Ccnl 2019–2021 e dal Dlgs 165/2001, avrebbe impedito la trasparenza negli uffici. Ancora: il sistema dei buoni pasto per i turnisti viene negato pur in presenza di provvedimenti della Cassazione e del Consiglio di Stato che ne riconoscono il diritto già sopra le sei ore lavorate. Per lavoratori impegnati sei ore e venti, l’accesso al ticket risulta bloccato, con conseguente onere economico – nella forma di “interessi maturati” – sul bilancio aziendale.
Infine, il sindacato attacca la mancata calendarizzazione degli incontri in Delegazione Trattante e il ritardo nella trasmissione dei verbali: veri e propri limiti procedurali, su cui oggi Fials rivolge un’ultima richiesta: le dimissioni dei responsabili degli uffici competenti, accusati di incompetenza gestionale.
“Stanchi di assistere a proroghe continue e al mancato rispetto dei diritti dei lavoratori”, conclude il sindacato. (foto web)