Jazzolino, la carenza di medici paralizza le prestazioni: chiude temporaneamente l’ambulatorio di Neurologia

Il direttore del Dipartimento e primario di Pediatria, Salvatore Braghò, denuncia le difficoltà nel reperire specialisti e chiede maggiore attenzione da parte di Azienda Zero per garantire un ritorno rapido alla normalità
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La sospensione temporanea dell’ambulatorio di Neurologia dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, annunciata nei giorni scorsi, è stata inevitabile a causa della carenza di medici. A spiegarlo è il primario di Pediatria e direttore del Dipartimento di medicina, Salvatore Braghò, che sottolinea l’urgenza di una maggiore considerazione dei bisogni della sanità vibonese da parte di Azienda Zero, come riportato dal Quotidiano del Sud.

La sospensione temporanea dell’ambulatorio di Neurologia dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, annunciata nei giorni scorsi, è stata inevitabile a causa della carenza di medici. A spiegarlo è il primario di Pediatria e direttore del Dipartimento di medicina, Salvatore Braghò, che sottolinea l’urgenza di una maggiore considerazione dei bisogni della sanità vibonese da parte di Azienda Zero, come riportato dal Quotidiano del Sud.

Il blocco delle prestazioni ambulatoriali sta creando notevoli disagi ai cittadini, impedendo a pazienti non ricoverati di sottoporsi a visite ed esami già prenotati da mesi, tra cui EEG, ecodoppler ed elettromiografie. Braghò ha precisato che la sospensione si è resa necessaria a seguito del pensionamento di due colleghi, che ha reso impossibile proseguire regolarmente le attività sotto la guida del direttore del reparto, Franco Galati.

L’Asp era consapevole dei prossimi pensionamenti e ha già provveduto a reclutare uno specialista e due specializzandi. Tuttavia, i concorsi regionali permettono ai vincitori di scegliere sedi alternative, riducendo così le possibilità di reperire personale a Vibo Valentia, una criticità nota da tempo. La difficoltà a reperire medici si manifesta anche in altre specializzazioni: l’ultimo concorso per primario di urologia a Tropea è infatti rimasto deserto.

Secondo Braghò, rendere più attrattiva la sanità vibonese passa attraverso un aumento delle risorse economiche e del personale, con concorsi più numerosi e mirati. Rafforzare gli ospedali delle realtà più piccole non solo migliora l’assistenza locale, ma alleggerisce anche il carico delle strutture più grandi, creando un effetto positivo sull’intero sistema sanitario regionale.

Per quanto riguarda l’ambulatorio di Neurologia, i tempi per la riapertura dipendono dal reperimento di nuovi medici: se esistono graduatorie ancora valide, l’attesa sarà breve; in caso contrario, sarà necessario bandire rapidamente un nuovo concorso per garantire il ritorno alla normalità.

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