La denuncia del sindaco Romeo: Vibo non può più essere la provincia dimenticata

Lettera aperta a Occhiuto: chiesto un intervento immediato per colmare le disparità nelle risorse socio-sanitarie e garantire equità al territorio vibonese

Sanità a pezzi, il territorio che sprofonda, cittadini che scappano, fondi che non arrivano. Enzo Romeo, sindaco di Vibo Valentia, scrive al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che è anche commissario per la Sanità. 

Caro Presidente,

Caro Presidente,
ti scrivo in qualità di sindaco di Vibo Valentia, città capoluogo di una provincia che da troppo tempo subisce una sperequazione evidente e ingiustificata nella ripartizione delle risorse socio-sanitarie. I dati del DCA 302/2025 mostrano un divario inaccettabile tra Vibo e altre province calabresi.

Disparità da rivedere

La provincia di Vibo riceve meno di un terzo della media regionale e cinque volte meno del capoluogo pitagorico, nonostante la presenza di un alto numero di cittadini fragili e di un tessuto sociale profondamente indebolito.

Non è più solo la protesta dei sindaci a farsi sentire, ma quella di cittadini, associazioni e rappresentanze civiche, che hanno espresso pubblicamente l’urgenza di rivedere questa situazione di disparità, come documentato ampiamente dalla stampa locale. E leggerei in tal senso anche la vicenda riguardante alcuni sindaci delle Serre vibonesi, desiderosi di essere aggregati alla provincia di Catanzaro: ciò a testimonianza di un malessere diffuso e della percezione di trascuratezza che grava su tutto il territorio.

Un’assenza insopportabile

L’annunciata tua assenza al tavolo prefettizio convocato per il 3 dicembre pesa molto e rischia di essere interpretata come un segnale di disattenzione istituzionale nei confronti di un territorio che ha bisogno di risposte e impegni concreti. Qui mi concedo l’unico appunto di carattere politico: evidentemente la tua parte non ha inteso rappresentarti ciò che in questo territorio sta avvenendo, il grido di dolore dei primari, dei medici ed operatori di tutte le strutture sanitarie, in definitiva di tutta la cittadinanza, prova ne è, salvo i sindaci vicini alla tua parte politica, il silenzio delle figure che la rappresentano.

La governance che penalizza

In tale contesto desidero sottolineare che la critica non è rivolta a coloro che gestiscono quotidianamente le attività amministrative, ma al silenzio e all’inerzia politica che rende difficile comprendere un modello di governance destinato a penalizzare chi ha più bisogno. Oggi, l’articolo pubblicato dal presidente della Conferenza dei sindaci, che prova ad abbassare i toni e rinvigorire i pochi risultati, non è una nota condivisa con la Conferenza dei sindaci.

Il mio intento, in qualità di sindaco della città capoluogo, è di portare avanti una posizione costruttiva, ma al tempo stesso che preveda eventuali strumenti di emergenza al fine di elaborare soluzioni equilibrate e sostenibili. È necessario introdurre criteri di perequazione che siano realmente tali, garantire un aumento del fondo per le prestazioni socio-sanitarie a Vibo perché in una situazione di emergenza, e promuovere una seria revisione dei meccanismi di allocazione delle risorse, in modo da assicurare a tutti i cittadini il diritto fondamentale alla salute senza discriminazioni.

Proposte concrete e immediate

Mi farò portatore di proposte concrete che spero tu possa prendere realmente e nell’immediatezza in considerazione, durante l’incontro in Prefettura al quale ti prego di intervenire perché estremamente opportuno. Confidando in un tuo riscontro positivo, ribadisco la disponibilità dell’amministrazione comunale a collaborare in ogni sede per ristabilire equità e dignità al sistema sanitario della nostra provincia. La comunità di Vibo Valentia si aspetta attenzione, serietà e un impegno diretto da parte tua, affinché non si ripetano più scenari di marginalizzazione non più accettabili.

Sanità vibonese, una condanna scritta per decreto. E mercoledì tutti in Prefettura (video)

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