Ambulanze ma senza medico a bordo. Come dire andiamo in ospedale ma ci visiteranno gli infermieri o gli ausiliari. Nonostante ciò la decisione di dislocare sul territorio vibonese è stata presentata con le fanfare. Il generale Antonio Battistini, commissario straordinario dell’Asp, ha di fatto dato il via libera al piano presentato dal dottor Francesco Andreacchi, responsabile dell’Area emergenza-urgenza del 118 di Catanzaro Sud e in cinque punti nevralgici del Vibonese entrano in funzione le ambulanze del 118 non medicalizzate e con equipaggio costituito da un autista soccorritore e due volontari oppure da autista e infermiere. I mezzi sono già operativi a Nicotera, Mongiana, Serra San Bruno, Filadelfia e Vibo Marina dove l’evento è stato salutato con un cerimonia tenutasi davanti alla sede della Capitaneria di porto.
I veicoli di pronto soccorso appartengono ad associazioni del Terzo settore, che, per rispondere alla manifestazione di interesse pubblicata dall’Asp, si sono riunite in una società di scopo. Il compito degli equipaggi, non potendo prestare alcuna assistenza medica, sarà quello di trasportare eventuali pazienti all’ospedale più vicino.
Da sottolineare, comunque, che, a breve, un’altra ambulanza sarà inviata a Pizzo, dove, però, è già attiva da tempo un’ ambulanza medicalizzata al pari di Tropea, Serra San Bruno e Soriano. L’iniziativa viene salutata positivamente da più parti. Non è così a Nicotera dove c’è parecchio malcontento. Per un comprensorio di circa ventiduemila abitanti, che raddoppiano nel periodo estivo, probabilmente, si sarebbe dovuto tener conto che il territorio è distante oltre trenta chilometri tanto dal nosocomio di Vibo che da quello di Tropea. Così non è stato. Nel solco della tradizione. Non a caso, amministrazione comunale, associazioni e cittadini si stanno confrontando sul da farsi.