Si intitola “Mongiana” ed è il nuovo singolo e video di Eugenio Bennato in uscita venerdì 22 novembre, secondo estratto dal nuovo disco di inediti che sarà pubblicato il prossimo 10 dicembre.
“Fra le tante storie che il mio sud mi ha raccontato – afferma il celebre cantautore – quella di Mongiana è forse la più clamorosa, perché va a ribaltare un’immagine consolidata da decenni e da secoli, l’immagine di una Calabria arroccata nelle sue antiche tradizioni e incapace da sempre di interpretare e affrontare la modernità. Eppure, le splendide case operaie costruite a metà Ottocento sono lì e ci rimandano alla presenza di 2800 operai e tecnici che curavano la produzione siderurgica della più grande fabbrica dell’Italia preunitaria, sfornando l’acciaio utilizzato per il ponte sul Garigliano e per le rotaie della ferrovia che da Napoli saliva a Bologna”.
“Fra le tante storie che il mio sud mi ha raccontato – afferma il celebre cantautore – quella di Mongiana è forse la più clamorosa, perché va a ribaltare un’immagine consolidata da decenni e da secoli, l’immagine di una Calabria arroccata nelle sue antiche tradizioni e incapace da sempre di interpretare e affrontare la modernità. Eppure, le splendide case operaie costruite a metà Ottocento sono lì e ci rimandano alla presenza di 2800 operai e tecnici che curavano la produzione siderurgica della più grande fabbrica dell’Italia preunitaria, sfornando l’acciaio utilizzato per il ponte sul Garigliano e per le rotaie della ferrovia che da Napoli saliva a Bologna”.
Con l’Unità d’Italia, però, cambiò tutto: “Quella fabbrica fu dismessa e gli altoforni furono trasportati a Terni e a Lumezzane. A parte la dissennata dismissione, mi ha scosso la totale rimozione del nome Mongiana da tutti i libri di storia, da tutti i pensieri, da tutti i ricordi. Al punto che oggi quel racconto appare come un sogno lontanissimo dalla realtà. E allora mi viene incontro la realtà della musica popolare calabrese, per provare a infrangere con il suo ritmo quel tabù impenetrabile, quella storia incredibile”.