La protesta silenziosa delle mamme dei ragazzi autistici, portata nei giorni scorsi dentro l’aula del consiglio comunale, ha infranto ogni indifferenza. Non è stato un gesto di circostanza ma un grido sommesso che ha attraversato la città, toccando il cuore non solo dei lametini ma dell’intera opinione pubblica italiana. Dietro quel silenzio c’è la richiesta di un diritto: sostegno concreto, dignità e servizi adeguati.
Risposte immediate
Risposte immediate
Base Popolare, attraverso il suo responsabile cittadino Vincenzo Nicotera, chiede al sindaco Mario Murone e all’amministrazione comunale risposte immediate, efficaci e verificabili. “Ignorare questa voce – afferma Nicotera – sarebbe ingiusto e poco rispettoso dei cittadini”.
Durante la campagna elettorale, il primo cittadino aveva indicato i servizi sociali e il Terzo settore come punti di riferimento strategici del proprio mandato. Oggi quelle promesse vanno tradotte in atti amministrativi concreti. “Le famiglie devono sentire che la loro città è vivibile, accogliente e capace di sostenerle – aggiunge Base Popolare – non si può più rinviare”.
Costruire soluzioni
Il movimento sottolinea che tutti gli assessorati devono contribuire a costruire soluzioni e non solo quello ai servizi sociali: la rete del Terzo settore, infatti, può e deve diventare un modello virtuoso di intervento a favore delle fasce più fragili. Lamezia Terme, città spesso mortificata da difficoltà croniche e promesse mancate, resta tuttavia un territorio capace di rialzarsi. Perché questo avvenga, la politica deve tornare a dare fiducia e sostegno reale ai cittadini, lasciando da parte le logiche di appartenenza e privilegiando la giustizia delle battaglie sociali.
“Su questo – conclude Nicotera – Base Popolare sarà ogni giorno vigile, senza guardare al colore politico ma solo alla sostanza delle risposte che l’amministrazione saprà dare”.