Alla 27ª edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA), tenutasi a Paestum, è stato ufficialmente presentato il progetto del Comune di Arena, “Arena Digital Museum”, realizzato in collaborazione con la Regione Calabria. Un’iniziativa ambiziosa e fortemente innovativa, che coniuga la valorizzazione del patrimonio storico con le più moderne tecnologie digitali, proiettando il piccolo borgo calabrese in una dimensione culturale di respiro europeo.
Riscoprire il passato
Riscoprire il passato
L’obiettivo principale del museo è quello di creare esperienze digitali immersive per permettere ai visitatori di esplorare il patrimonio storico e culturale di Arena in modo nuovo e coinvolgente. Il Castello di Arena, simbolo del borgo e della sua storia medievale, sarà ricostruito virtualmente in 3D, con ambienti navigabili e interattivi. All’interno del percorso digitale, i visitatori potranno incontrare e dialogare con personaggi storici come la castellana, il cuoco o l’armiere, che racconteranno la vita e i costumi dell’epoca. Tra le sezioni del museo vi sarà anche un focus sulle antiche tradizioni artigianali, come la lavorazione e tessitura della ginestra, attività economica storica della zona. Attraverso la realtà immersiva, anche i mestieri del passato torneranno a vivere in una narrazione dinamica e multisensoriale.
Le persone dietro il progetto
A introdurre il tema alla BMTA è stata Mariangela Preta, direttrice dei Musei Civici di Pizzo e Soriano Calabro, che ha sottolineato l’importanza di creare una rete museale regionale capace di unire istituzioni, scuole e comunità locali in un percorso condiviso di valorizzazione culturale. Il progetto è fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Arena, guidata dal sindaco Antonino Schinella, che con tenacia e visione ha saputo intercettare un importante finanziamento della Regione Calabria per trasformare un sogno in realtà. Il museo sorgerà nell’immobile adiacente al Castello Normanno, oggi oggetto di un intervento di recupero e allestimento che si avvia alla conclusione: nelle prossime settimane è attesa l’inaugurazione ufficiale. Il tecnico incaricato dello sviluppo è l’ingegnere Daniele Costa, progettista del sistema immersivo. Costa ha illustrato nel dettaglio le tecnologie adottate, spiegando che l’esperienza sarà “a 360 gradi”, con un equilibrio tra ricostruzione storica, rigore scientifico e fruibilità interattiva.
Contesto e importanza dell’evento
La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è da anni uno dei principali appuntamenti internazionali dedicati alla valorizzazione del patrimonio culturale, con oltre 16 sezioni tematiche che spaziano dall’archeologia tradizionale alle tecnologie digitali più avanzate. La Regione Calabria, protagonista di questa edizione, ha presentato numerosi progetti innovativi, confermando la volontà di investire in un turismo culturale sostenibile e competitivo. In questo contesto, l’“Arena Digital Museum” rappresenta un esempio concreto di come un piccolo comune possa diventare un modello di innovazione, grazie alla collaborazione virtuosa tra enti pubblici, università e professionisti del settore culturale.
Sfide e potenzialità
Il progetto possiede un elevato potenziale di attrazione turistica, grazie all’uso intelligente delle tecnologie immersive e alla capacità di trasformare la visita in un’esperienza emozionale e formativa. Allo stesso tempo, valorizza tradizioni locali poco note, come la tessitura della ginestra, e consolida una rete istituzionale che promuove la sostenibilità culturale del territorio. Le sfide principali saranno quelle di garantire un equilibrio tra spettacolarizzazione digitale e rigore storico, e di mantenere nel tempo un coinvolgimento attivo della comunità locale, affinché il museo diventi un punto di riferimento vivo e partecipato.
Un museo unico nel suo genere
Il museo di Arena sarà unico nel suo genere in tutta la Calabria. Offrirà una vera immersione tridimensionale nel mondo medievale, consentendo ai visitatori di esplorare la ricostruzione in 3D del Castello di Arena, realizzata sulla base delle scoperte archeologiche condotte dall’Università di Siena durante la recente campagna di scavi. Saranno inoltre esposti i reperti rinvenuti nel corso delle ricerche, che contribuiranno a restituire nuova vita e visibilità al ricco patrimonio storico del territorio. Un progetto che non solo recupera la memoria di un glorioso passato, ma la proietta nel futuro grazie all’uso delle tecnologie più avanzate.


