Lavoratori ex legge regionale 15/2008, Tavernise: basta precarietà

Un piano urgente per garantire contratti dignitosi e diritti previdenziali a oltre 16 anni dall’inizio del loro impiego

Dopo oltre sedici anni di impiego precario nella pubblica amministrazione calabrese, i lavoratori del bacino ex L.R. 15/2008 tornano al centro del dibattito politico. A sollevare nuovamente il caso è Davide Tavernise, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, che ha presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta per chiedere interventi urgenti e strutturali a tutela di questi lavoratori, da anni impiegati in condizioni di incertezza e privi di reali prospettive di stabilizzazione.

“Parliamo di personale che ha garantito, spesso in condizioni difficili, servizi fondamentali per le comunità calabresi e per la tutela del nostro territorio”, afferma Tavernise in una nota. Nonostante il loro contributo, molti di questi lavoratori operano ancora con contratti a tempo determinato, retribuzioni insufficienti e senza copertura previdenziale adeguata.

“Parliamo di personale che ha garantito, spesso in condizioni difficili, servizi fondamentali per le comunità calabresi e per la tutela del nostro territorio”, afferma Tavernise in una nota. Nonostante il loro contributo, molti di questi lavoratori operano ancora con contratti a tempo determinato, retribuzioni insufficienti e senza copertura previdenziale adeguata.

Con la legge regionale 55 del 2023, una parte è stata assorbita da Calabria Verde come operai forestali stagionali. Tuttavia, un numero consistente continua a prestare servizio presso Comuni ed enti pubblici, accomunati da uno “stato di precarietà intollerabile”, denuncia Tavernise.

L’attuale stanziamento previsto dalla Regione — 11.157,24 euro l’anno per lavoratore — non consente nemmeno il raggiungimento del minimo di giornate necessarie per l’accesso agli ammortizzatori sociali. La situazione è particolarmente grave per i lavoratori assegnati agli enti locali, che si ritrovano senza alcuna contribuzione INPS, con il rischio concreto di perdere il riconoscimento degli anni di servizio.

“Ho chiesto alla Giunta di aumentare con urgenza le risorse destinate a questi lavoratori”, aggiunge Tavernise, proponendo contratti part-time di almeno 18 ore settimanali, capaci di garantire dignità lavorativa e diritti previdenziali. Ma la richiesta va oltre: il consigliere del M5S incalza il governo regionale a predisporre un piano di stabilizzazione definitiva per tutto il bacino ex L.R. 15/2008, senza distinzioni legate all’ente di assegnazione.

Tavernise sottolinea come la regolarizzazione di questi lavoratori rappresenterebbe una risposta concreta anche per i piccoli Comuni delle aree interne, cronicamente a corto di personale, e per il settore forestale, che trarrebbe beneficio da risorse umane stabili e formate.

“Dopo anni di impieghi discontinui e promesse non mantenute, la Regione ha il dovere morale e istituzionale di riconoscere il valore, la dignità e la professionalità di questi lavoratori. È il momento di dire basta alle proroghe e avviare finalmente soluzioni strutturali”, conclude Tavernise.

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