Le metamorfosi storiche del Mezzogiorno, due giornate di studio a Catanzaro e Pizzo

Il 9 e il 10 maggio oltre venti relatori metteranno a fuoco gli eventi storici, politici, economici e culturali che hanno caratterizzato l’Ottocento nelle regioni del Sud

Due giornate di intenso lavoro tra Catanzaro e Pizzo, e con un approccio multidisciplinare innovativo, si indagheranno le metamorfosi che hanno caratterizzato l’identità, il potere e l’economia del Mezzogiorno, con particolare attenzione alla Calabria.

Le trasformazioni durante il XIX secolo saranno al centro del convegno di studi che si svolgerà tra Catanzaro e Pizzo, collegando simbolicamente i due mari, lo Jonio e il Tirreno. Due giorni intensi (giovedì 9, e venerdì 10) con tanti relatori (oltre 20) che abbracciando i diversi campi per indagare i fenomeni storico-culturali, sociali, antropologici, politici, economici e letterari che hanno caratterizzato la storia del Mezzogiorno durante l’Ottocento, e in particolare della Calabria.  Il suggestivo titolo apre scenari inesplorati in cui gli sguardi si incrociano: “Il trionfo delle metamorfosi. Identità, potere ed economia nel Mezzogiorno dell’Ottocento”.

Le trasformazioni durante il XIX secolo saranno al centro del convegno di studi che si svolgerà tra Catanzaro e Pizzo, collegando simbolicamente i due mari, lo Jonio e il Tirreno. Due giorni intensi (giovedì 9, e venerdì 10) con tanti relatori (oltre 20) che abbracciando i diversi campi per indagare i fenomeni storico-culturali, sociali, antropologici, politici, economici e letterari che hanno caratterizzato la storia del Mezzogiorno durante l’Ottocento, e in particolare della Calabria.  Il suggestivo titolo apre scenari inesplorati in cui gli sguardi si incrociano: “Il trionfo delle metamorfosi. Identità, potere ed economia nel Mezzogiorno dell’Ottocento”.

Le ragioni culturali e i motivi storici che hanno spinto gli organizzatori del convengo, vanno ricercate in primo luogo nella necessità di ricostruire in maniera approfondita e con un approccio multidisciplinare e critico, uno dei più tormentati secoli della storia del Sud. L’analisi muove dalla Repubblica Napoletana nel 1799, in cui le masse meridionali non furono affatto passive e costituirono elemento determinante per l’affermazione tanto delle idee rivoluzionarie che di quelle contro-rivoluzionarie. Per quanto riguarda le Istituzioni e l’azione di codificazione, nonché le strutture della società nel suo complesso fino all’Unità, vivono fasi di profonda trasformazione, a volte dirompenti. Questi passaggi di rottura nella storia che riguarda l’intero Mezzogiorno, vanno indagati e narrati con un linguaggio innovativo in relazione anche alle tradizionali categorie storiche e alla visione maturata anche alla luce degli eventi nella storia contemporanea.

Tanti gli enti e le associazioni che hanno promosso il convegno:  Centro di Ricerca “Laboratorio di Storia giuridica ed economica” dell’Università Magna Graecia di Catanzaro diretto dal Prof. Antonino Mantineo, in collaborazione con DIGES- Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro-Dipartimento di Eccellenza 2023-2027, Diocesi di Mileto-Nicotera- Tropea, Deputazione di Storia Patria per la Regione Calabria, Associazione Zaleuco Messina- Vibo Valentia, Istituto della Biblioteca Calabrese Soriano Calabro, Centro Studi Galluppiani Tropea, Centro Studi Storici e Sociali del Comune di Parghelia, Comune di Pizzo Calabro. Il comitato scientifico, oltre al prof. Mantineo, è formato dal prof. Saverio Di Bella (storico e presidente dell’associazione culturale Zaleuco), dal prof. Francesco Campennì (storico, Università della Calabria). Responsabile della segreteria organizzativa è Mariateresa Chiodo (Università della Magna Graecia).

Nella prima giornata, (giovedì 9 maggio) che si svolgerà nella sede dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia, dalle ore 9 alle 18, si prevedono due sezioni, mattina e pomeriggio.

La seconda giornata (venerdì 10) si svolgerà nel Palazzo della Cultura di Pizzo, sempre dalle 9 alle 18, sono previste altre due sessioni.

Concluderanno i lavori i promotori del convegno, il prof. Saverio Di Bella e il prof. Francesco Campennì.

IL PROGRAMMA COMPLETO

 I Sessione

Le metamorfosi nella società e nelle istituzioni meridionali nel periodo preunitario

Presidenza: Prof. Antonino Mantineo

Ore 9,30

Saverio Di Bella – Associazione Zaleuco: Mezzogiorno e Risorgimento. Quale memoria per quale futuro.

Raffaele Manduca – Università di Messina: Murat e il mito napoleonico nell’Ottocento.

Elia Fiorenza – Università della Calabria (Cosenza): La Real Fabbrica d’Armi di Mongiana.

Ore 10,45: pausa caffè

Ore 11,00: ripresa dei lavori

Pasquale Fornaro – Università degli Studi di Messina: Tra ideali patriottici e ambizioni quotidiane. La corrispondenza di Carlo ed Emilio Pecorini-Manzoni con il generale István Türr.

Mario Saccà – Saggista: I militari calabresi tra rivoluzione e reazione nella prima metà dell’Ottocento.

Giuseppe Lonetti – Università Mediterranea di Reggio Calabria: Uomini e catastrofi sismiche a Tropea e dintorni (1783-1908).

II Sessione

Economia, demografia, gruppi di potere e di contropotere

Presidenza: Prof. Vittorio Daniele

Ore 14,15

Francesco Campennì – Università della Calabria (Cosenza): Società e impresa industriale al Sud nell’Ottocento: il caso di Tropea.

Vincenzo Cataldo – Università “Magna Graecia” di Catanzaro: Aspetti economici e sociali nella rivolta del 2 settembre 1847 nel distretto di Gerace.

Domenico Romeo – Scrittore: Risorgimento e letteratura nella Calabria dell’Ottocento: patrioti e letterati calabresi.

Gennaro Agostino – Scrittore: Briganti e brigantaggio nel Monte Poro dell’Ottocento.

Placido Currò – Saggista: Morte ai selvaggi. Potere ai briganti nel decennio francese: il modello Manhés nelle Serre.

Vincenzo Naymo – Università degli Studi di Messina: Tra speranze, successi e delusioni: l’eversione della feudalità nella Calabria del primo Ottocento.

10 Maggio – Pizzo Calabro

III Sessione

Chiesa e società nel meridione tra riforme e conservazione

Presidenza: Prof. Giuseppe Caridi

Ore 9,30: Saluti delle autorità

Pasquale Russo – Saggista: Chiesa e società nel territorio di Tropea tra la fine del Settecento ed il 1818.

Filippo Ramondino – Direttore Archivio Storico Diocesano di Mileto: L’opera socio-assistenziale dei Vescovi nella Calabria preunitaria fra dottrina e prassi.

Vincenzo Villella – Scrittore: Eversione della feudalità e riforme amministrative nel Decennio francese (1806-1815) nel Regno di Napoli.

Lino Barone – Università di Roma “Sapienza”: Il senatore Cefalj nel Parlamento del Regno.

Domenico Bilotti – Università “Magna Graecia” di Catanzaro: Il “clero giacobino” tra insurrezione e riforma, tra episcopalismo e gerarchia.

Antonio Pugliese – Università degli Studi di Messina: Questioni di lana caprina: uomini ed animali in Calabria e nel Monte Poro dell’Ottocento.

Antonio Mamone – Scrittore: Il ruolo degli intellettuali nei mutamenti sociali: Pasquale Galluppi.

Luciano Meligrana – Presidente Centro Studi Galluppiani: Tropea tra XVIII e XIX secolo: la presenza e lo sguardo di Pasquale Galluppi.

IV Sessione

Dal Mezzogiorno all’Italia: emigrazione e politica

Presidenza: Prof. Francesco Campennì

Ore 15

Salvatore Speziale – Università degli Studi di Messina: Emigrazione politica ed economica nel Nord Africa dall’età napoleonica all’Unità d’Italia.

Giovanni Pititto – Scrittore: Dei Saluti politici ultimi, di Maria Carolina, da Hetzendorf ai Pignatelli Aragona Cortes; un mese prima del Morire.

Eugenio Sorrentino – Scrittore: Terra, usurpazioni e nuovi equilibri economici e politici.

Nicola Rombolà – Scrittore: Il brigante nella letteratura calabrese dell’Ottocento.

Ore 17,30: Conclusioni prof. Saverio Di Bella e prof. Francesco Campennì

FOTO DAL WEB

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