L’entroterra e il ritorno con Catanzaro, L’Andolina: le Serre non sono periferia. Basta miti e labirinti, serve unità

Nel suo intervento il presidente della Provincia di Vibo Valentia respinge la narrazione della marginalità e richiama a una responsabilità condivisa tra territori

“Le Serre non sono ai margini della Provincia di Vibo Valentia”. Parte da questa affermazione l’intervento del presidente della Provincia, Corrado Antonio L’Andolina, che sceglie la via della riflessione per rispondere — senza toni polemici — a chi dipinge il comprensorio montano come una periferia trascurata dell’ente vibonese.

La metafora

La metafora

Per spiegare il senso del suo ragionamento, L’Andolina ricorre alla metafora del Minotauro descritta da Georgi Gospodinov in Fisica della malinconia: una creatura nata “mostro” non per natura, ma perché qualcuno ha deciso che dovesse esserlo. Una narrazione che finisce per sovrapporsi alla realtà e renderla irriconoscibile. È un’immagine che il presidente utilizza per raccontare come, attorno all’identità amministrativa dei territori delle Serre, si sia costruito negli anni un racconto deformato: quello di un “labirinto” da cui fuggire, dove le responsabilità dei problemi ricadono sempre su un generico “mostro” istituzionale.

Un ruolo pieno

L’Andolina però rivendica dati e storia: “Serra San Bruno e i comuni vicini hanno sempre avuto un ruolo pieno dentro la Provincia. Lo hanno avuto e continuano ad averlo”. Nel suo triennio di presidenza — sottolinea — ha lavorato con due consiglieri provinciali provenienti proprio da Serra, senza che mai sia stata rappresentata una condizione di marginalità o esclusione. “Non per silenzio o convenienza — precisa — ma perché la collaborazione è stata costante e concreta”.

Anche sul fronte degli investimenti, il presidente invita a non piegare la realtà a narrazioni di comodo. “La Provincia — afferma — è intervenuta nelle Serre su strade, scuole e infrastrutture, come in ogni altra parte del territorio vibonese”. Se le risorse non sono bastate, il problema non è locale ma nazionale: “Una condizione strutturale che riguarda tutte le Province italiane, chiamate a gestire territori vasti con mezzi limitati”.

Riforma Delrio

L’Andolina estende poi lo sguardo oltre l’ente Provincia ridimensionato dalla riforma Delrio, ricordando che il livello provinciale significa anche Prefettura, Forze dell’Ordine, uffici statali: presìdi essenziali che hanno garantito ricadute positive per l’intera comunità, aree interne incluse.

Il riferimento al Minotauro ritorna sul finale, questa volta come simbolo della malinconia evocata da Gospodinov: “Da queste parti la vita è breve ma il giorno è infinito”. Una frase che, per L’Andolina, parla dello sforzo e della resistenza dei paesi dell’interno, capaci di “allungare i giorni” grazie al senso di comunità.

Il presidente rivela di aver scelto finora il silenzio per ascoltare, sottraendosi al “rumore immediato” e riflettendo sulle implicazioni culturali e identitarie del dibattito. Ora la sua posizione è chiara: non servono nuovi labirinti né nuovi nemici immaginari. Serve responsabilità condivisa.

Camminare insieme

“Le Serre non sono ai margini della Provincia di Vibo Valentia: ne sono una delle sue anime”. E se voci “disgreganti” provano a indebolire l’unità del territorio, per L’Andolina la risposta deve essere una sola: “Continuare a camminare insieme, con unità d’intenti, sapienza e lungimiranza. Perché — conclude — la sfida non si vince nei decreti, ma prima di tutto sul piano culturale”.

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