Liste d’attesa? Il ministro della Salute: soprattutto un problema organizzativo

Orazio Schillaci, in una intervista a Elisir, su Rai3, esamina alcune problematiche riguardanti i disservizi nel sistema sanitario nazionale

“Quando un cittadino si lamenta perché deve aspettare un anno per fare un esame, poi magari arriva la televisione e l’esame si fa dopo una settimana, vuol dire che l’esame era disponibile dopo una settimana. Quindi, prima di tutto c’è un problema organizzativo. Poi io sono il primo a dire che la sanità necessita di più fondi, c’è bisogno di assumere più medici e più infermieri“. Lo ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ospite di Elisir, trasmissione televisiva di Rai 3.

“Però – ha tenuto a precisare l’esponente del governo – dobbiamo partire prima dal corretto utilizzo dei fondi che abbiamo a disposizione e mi duole ricordare che quasi un terzo dei fondi dati alle regioni tra il 2022 e il 2024 per abbattere le liste d’attesa non sono stati ancora utilizzati”.

“Però – ha tenuto a precisare l’esponente del governo – dobbiamo partire prima dal corretto utilizzo dei fondi che abbiamo a disposizione e mi duole ricordare che quasi un terzo dei fondi dati alle regioni tra il 2022 e il 2024 per abbattere le liste d’attesa non sono stati ancora utilizzati”.

“Sarò dunque io il primo a chiedere più fondi per la sanità – ha inoltre detto – ma vorrei che i fondi fossero spesi bene, perchè derivano dalle tasse che tutti noi paghiamo”.

“La sanità – ha concluso Orazio Schillaci – non è né di destra, né di sinistra, la sanità è dei cittadini e quindi dobbiamo far bene per i cittadini, soprattutto per quelli che hanno meno capacità economiche. Chi ha possibilità economiche, la visita la paga il giorno dopo, i più deboli no. E noi ci dobbiamo occupare dei più deboli”. (Dire – www.dire.it)

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