Lucano decaduto dal Tribunale di Locri, ma resiste: resto sindaco fino alla condanna definitiva

Il sindaco di Riace è stato dichiarato decaduto in applicazione della legge Severino, dopo la condanna a 18 mesi (pena sospesa) per falso nel processo "Xenia"

“La resistenza continua. Ormai mi sto abituando. Non mi illudo”. Lo ha detto Mimmo Lucano, il sindaco di Riace oggi dichiarato decaduto dal Tribunale di Locri che ha applicato nei suoi confronti la legge Severino dopo la condanna per falso a 18 mesi, con pena sospesa, inflittagli nel processo “Xenia”.

“Me l’aspettavo – ha aggiunto Lucano – perché ho avuto tantissimo tempo per capire che l’intenzione era quella di applicare la legge Severino. Il mio reato è stato quella di proporre una soluzione umana rispetto a una narrativa che giustifica la protezione dei confini e il percepire i migranti come i nemici. Per Riace, invece, sono stati preziosi cittadini. Ovviamente con i miei legali presenteremo appello contro questa sentenza che reputo ingiusta perché ritengo che, nel mio caso, la legge Severino non era applicabile. Resterò sindaco, comunque, fino a quando la mia condanna non sarà definitiva”. (ansa)

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

Il sindaco di Riace è stato dichiarato decaduto in applicazione della legge Severino, dopo la condanna a 18 mesi (pena sospesa) per falso nel processo “Xenia”
I primi cittadini chiedono maggiore equità nei trasferimenti regionali e un impegno concreto per il potenziamento della sanità pubblica nel territorio
Definite le nuove regole per garantire trasparenza e sicurezza. Il Ministero dell’Interno attiva una rete di controlli serrati

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792