Maxi confisca a un imprenditore ritenuto vicino al clan: presi beni, società e case

Tra i beni confiscati, tre aziende, auto, immobili e conti. L'uomo è coinvolto nei procedimenti “Gentleman II”, “Kossa” e “Athena”

Nei giorni scorsi, i militari del Comando provinciale di Catanzaro della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione al decreto emesso dal Tribunale di Catanzaro – Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione – con cui è stata disposta la confisca di tre società e dei relativi patrimoni aziendali (comprendenti numerosi autoveicoli, tre unità immobiliari e conti correnti) riconducibili a un soggetto contiguo alla cosca “Forastefano-Abbruzzese”, rientrante nella categoria dei soggetti connotati da “pericolosità qualificata”, come previsto dal decreto legislativo n. 159/2011, in quanto indiziato di uno dei reati previsti dall’articolo 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale.

Nei giorni scorsi, i militari del Comando provinciale di Catanzaro della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione al decreto emesso dal Tribunale di Catanzaro – Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione – con cui è stata disposta la confisca di tre società e dei relativi patrimoni aziendali (comprendenti numerosi autoveicoli, tre unità immobiliari e conti correnti) riconducibili a un soggetto contiguo alla cosca “Forastefano-Abbruzzese”, rientrante nella categoria dei soggetti connotati da “pericolosità qualificata”, come previsto dal decreto legislativo n. 159/2011, in quanto indiziato di uno dei reati previsti dall’articolo 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale.

Si tratta di un provvedimento di natura cautelare, adottato ai sensi dell’art. 24 del D.Lgs. 159/2011, dal Tribunale di Catanzaro – Seconda Sezione Penale, Ufficio Misure di Prevenzione – nell’ambito del procedimento di prevenzione, sulla base delle articolate indagini economico-patrimoniali coordinate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro – Dda – ed eseguite dagli specialisti della Sezione Misure di Prevenzione del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (Gico) del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro.

I redditi

Le indagini hanno riguardato la posizione reddituale del destinatario e dei suoi familiari, ed erano volte a verificare l’effettiva disponibilità e provenienza dei beni, nonché la sproporzione del relativo valore rispetto ai redditi dichiarati e all’attività lavorativa svolta. I beni oggetto di confisca erano già stati sottoposti a sequestro, disposto in via anticipata ai sensi dell’art. 24 del D.Lgs. 159/2011, dal medesimo Tribunale nel mese di ottobre 2024.

Il soggetto destinatario del provvedimento di confisca era stato coinvolto nei procedimenti penali denominati Gentleman II, Kossa e Athena, riguardanti l’organizzazione criminale operante nella Sibaritide. In questi procedimenti, ipotizzati, rispettivamente, i reati di partecipazione a un’associazione dedita all’importazione internazionale di sostanze stupefacenti, truffa ai danni dello Stato e violenza privata, tutti reati aggravati dall’agevolazione alla cosca e commessi nel periodo compreso tra il 2017 e il 2023.

I procedimenti sono attualmente nella fase di giudizio. In particolare, il processo Gentleman II – nel quale l’attività investigativa è stata caratterizzata dall’utilizzazione degli strumenti della cooperazione internazionale è pendente nella fase di trattazione con rito abbreviato davanti al gup di Catanzaro; analogamente, anche il processo Athena è pendente in fase di giudizio abbreviato. Il processo Kossa, invece, è attualmente in fase di giudizio di appello, proposto avverso la sentenza di condanna.

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