L’addio di un altro medico cubano dalla sanità calabrese riaccende il dibattito politico sulla gestione del sistema sanitario regionale. A intervenire è il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Davide Tavernise, che definisce l’episodio “l’ennesima dimostrazione del totale fallimento di Roberto Occhiuto e del centrodestra che ha voluto e imposto il commissariamento della nostra sanità”. A lasciare è il dottor Robernay, ortopedico cubano in servizio all’ospedale di Polistena, da anni inserito nel tessuto sanitario e sociale della regione. La sua partenza, secondo Tavernise, rappresenta “la fine dell’illusione dei medici cubani”, definita fin dall’inizio “una toppa su un sistema allo stremo”.
“In questi quattro anni – accusa il consigliere – abbiamo assistito solo a promesse vane e propaganda, mentre gli ospedali venivano svuotati, i concorsi andavano deserti e i professionisti venivano umiliati con stipendi non dignitosi e condizioni di lavoro insostenibili”.
“In questi quattro anni – accusa il consigliere – abbiamo assistito solo a promesse vane e propaganda, mentre gli ospedali venivano svuotati, i concorsi andavano deserti e i professionisti venivano umiliati con stipendi non dignitosi e condizioni di lavoro insostenibili”.
Tavernise richiama anche la posizione del Comitato di tutela della salute della Piana di Gioia Tauro, che ha definito l’intera operazione “non più cooperazione internazionale, ma sfruttamento e ipocrisia istituzionale”. Un giudizio che, per il rappresentante M5S, “fotografa una realtà drammatica: nessuna riforma, nessun piano di assunzioni serio, nessun segnale di meritocrazia. Solo commissariamenti e chiacchiere”.
Il risultato, secondo l’esponente pentastellato, è evidente: “Fughe continue, ospedali depotenziati, cittadini costretti a curarsi fuori regione e ora persino i medici stranieri, chiamati come ‘soluzione d’emergenza’, che abbandonano la nave”.
Per Tavernise, è giunto il momento di una svolta: “Il tempo dell’ipocrisia è finito. La Calabria ha bisogno di un modello sanitario nuovo, che metta al centro i pazienti e i professionisti, non gli interessi di pochi”. Una svolta che, secondo il capogruppo del M5S, può essere incarnata da Pasquale Tridico, ex presidente dell’Inps: “Con lui possiamo finalmente voltare pagina. Dopo quattro anni persi, è ora di cambiare”.