“Da questa porta si accede a… Mileto!”. Con queste parole, Valerio Di Vico, archeologo e responsabile dei beni culturali di Cefalù, ha accolto il sindaco di Mileto, Salvatore Fortunato Giordano, indicando l’ingresso della maestosa Cattedrale di Cefalù.
Un luogo ricco di storia: la Cattedrale, patrimonio mondiale dell’Unesco, fu voluta da Ruggero II, re di Sicilia, figlio del Gran Conte Ruggero I, nato a Mileto. Fortemente legato alla figura paterna, Ruggero II dispose che per la costruzione della Cattedrale di Cefalù fosse seguito il progetto della SS. Trinità di Mileto, mausoleo della famiglia d’Altavilla. Ne derivò una riproduzione fedele, a testimonianza di un legame profondo che oggi torna a consolidarsi.
L’incontro
Il 21 giugno, infatti, si è tenuto a Cefalù un importante incontro culturale che ha visto la partecipazione del sindaco di Mileto. Tra i relatori figuravano il prof. Francesco Cuteri, che ha illustrato il Parco Archeologico Medievale di Mileto Antica, e la dott.ssa Maria Maddalena Sica, neo direttrice del Museo Nazionale di Mileto. Sono intervenuti anche il dott. Salvatore Varzi, il canonico Domenico Messina e, per le conclusioni, monsignor Giuseppe Marciante, vescovo di Cefalù.
L’evento è stato organizzato dall’Archeoclub di Cefalù, guidato dall’attivissima presidente Stefania Randazzo, che ha salutato con entusiasmo gli “ospiti di Mileto”, ricambiando la visita istituzionale avvenuta tempo fa in Calabria, in occasione di un convegno promosso dalla Diocesi di Mileto e dall’Archeoclub di Vibo Valentia nei locali di San Giuseppe, oggi sede del Cantiere Musicale Internazionale.

Rapporto culturale che avrà un seguito
A fare gli onori di casa è stato il sindaco di Cefalù, Daniele Salvatore Tumminello, che ha sottolineato il valore dell’incontro con il collega Giordano, definendolo un primo passo per rinsaldare i rapporti tra i due centri normanni. “La spedizione culturale a Cefalù – ha affermato Giordano – è stata molto produttiva. Ringrazio in primis il sindaco Tumminello e la dott.ssa Randazzo per la calorosa accoglienza e tutto l’Archeoclub di Cefalù, con cui abbiamo avviato un rapporto culturale che certamente avrà un seguito. Un ringraziamento particolare anche a S.E. Mons. Marciante, che prima del convegno mi ha ricevuto nei suoi appartamenti, dove abbiamo respirato un ambiente ben curato, ma soprattutto intriso di storia normanna, inclusi i lavori di ricostruzione da lui voluti del chiostro con capitelli simili a quelli custoditi nel Museo di Mileto”.
Tuffo nel passato
Il sindaco ha sottolineato l’emozione provata durante la visita alla Cattedrale di Cefalù, “un autentico tuffo nel passato”, che da una parte lo ha onorato, dall’altra rattristato per la perdita del grande patrimonio di Mileto Antica, distrutto dal tragico terremoto del 1783.
Ma il momento più significativo – ha dichiarato – è stato il riconoscimento ufficiale di Mileto, per la prima volta in un convegno siciliano, come terra di origine di Ruggero II. “Ho percepito una maggiore consapevolezza del grande ruolo avuto da Mileto in quel periodo storico, che ha determinato tutto il processo di rilatinizzazione del Meridione d’Italia”, ha affermato.
Cefalù rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di costruzione di legami sotto l’egida normanna, come già avvenuto negli anni con Patti e Palermo. L’obiettivo – ha ribadito – è quello di rafforzare i rapporti con altri territori per far sì che, nel progetto culturale normanno, Mileto possa tornare a essere guida, come lo fu ai tempi della contea fondata da Ruggero I.
Oggi, Mileto è proiettata verso il rilancio grazie al contributo del MiC – Segretariato regionale Calabria, guidato dalla dott.ssa Maria Mallemace, della direttrice del Museo Nazionale di Mileto, Maria Maddalena Sica, del nuovo direttore del Parco Archeologico di Mileto Antica, Paolo Mighetto, e del funzionario Sapab Francesco Parrotta. Fondamentale anche il lavoro di volontari e associazioni come l’Accademia Milesia.

Mileto e Cefalù, un legame normanno: riconosciuta in Sicilia l’origine di Ruggero IIL’appello
Il sindaco ha concluso l’intervento lanciando un appello: “Questo progetto sarà un volano importante per lo sviluppo del nostro territorio e dell’intera Calabria, ma ciò accadrà solo se ci saranno amministratori che credono nella cultura. Noi ci crediamo davvero, come veicolo di promozione e crescita per tutta la comunità, e per questo lanciamo un messaggio al presidente Occhiuto e agli assessori regionali: nei programmi di investimento culturale si tenga conto delle grandi potenzialità della storia normanna che ha in Mileto il suo centro”.