Nicola Pesce, un rivoluzionario gentile

A Vibo Valentia l'unica tappa calabrese per il romanziere

“Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto. Non volevo vivere quella che non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, e succhiare tutto il midollo di essa, vivere da gagliardo spartano, tanto da distruggere tutto ciò che non fosse vita, falciare ampio e raso terra e mettere poi la vita in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici”.

Con queste parole, tratte dal Walden ovvero Vita nei boschi di Henry David Thoreau, il fortunato scrittore Nicola Pesce è stato accolto giovedì 2 maggio dalle padrone di casa nella Libreria Cuori d’inchiostro. Francesca Griffo e Monica Lazar, nel conversare con l’autore di best seller nazionali, sono state nuovamente all’altezza della sfida che oggi rappresentano le istituzioni culturali indipendenti.

Con queste parole, tratte dal Walden ovvero Vita nei boschi di Henry David Thoreau, il fortunato scrittore Nicola Pesce è stato accolto giovedì 2 maggio dalle padrone di casa nella Libreria Cuori d’inchiostro. Francesca Griffo e Monica Lazar, nel conversare con l’autore di best seller nazionali, sono state nuovamente all’altezza della sfida che oggi rappresentano le istituzioni culturali indipendenti.

Il loro spazio affrescato da libri, spesso pullulante di menti fresche e freschissime ancora da svezzare, resiste al degrado circostante quale presidio di civiltà che spinge noi tutte e tutti al ragionamento critico.

Sembrava fermarsi, il tempo, mentre Nicola apriva il proprio cuore quasi chiacchierando con degli amici. Pur vantando un primato invidiabile, raggiunto all’età di 16 anni in qualità di editore italiano più giovane, la sua semplicità disarma qualsiasi artificiosa velleità. Sarà la Sindrome di Asperger che lo accompagna dalla nascita, ma la sensazione è proprio quella di trovarsi con una persona fuori dal comune e tutta da scoprire. Il suo fresco di stampa Il sapore dell’albicocco racchiude le cose che lui mai vorrebbe perdere, rifiutando con fermezza di compiere altri errori nella vita. È comodo sbagliare e ricominciare, la vera sfida è decidere di agire bene sempre. Se ti accorgi di un errore, cambia subito senza perdere neppure un minuto.

Dalla sua esperienza con il tempo nasce il capitolo Vivere senza orologio: abituato a lavorare fino a sera tardi, a un certo punto si è imposto di chiudere la giornata nel pomeriggio e fluttuare verso il crepuscolo perdendo la cognizione delle lancette. Una passeggiata nella natura, la lettura profonda di un libro, l’ozio della scrittura… Più ci si sobbarca di incombenze inutili, più si rischia di incattivirsi e indebolirsi. Quanto valgono le nostre passioni? Esattamente quanto i beni di lusso tanto ostentati: questi vengono pagati con gli anni che abbiamo perduto, anni che potevamo impiegare occupandoci delle passioni che ci fanno stare bene. Il denaro è solo un intermediario; le passioni sono gratuite, anzi magari pure remunerative. Liberarsi del superfluo è recuperare la dignità della gentilezza, vera forza nel bene per il prossimo.

La pesantezza del dolore sopportato da bambino ha ceduto il posto alla conquistata leggerezza delle piccole cose. Nulla potrà ormai privarlo del gioioso buonumore. Si sente profondamente felice e sa con convinzione che questa non farà che aumentare in futuro.

‘Il Maggio dei Libri’ vibonese è in piena fioritura e il Centro per il Libro e La Lettura ne sarà orgoglioso. Libri che emozionano, libri che interrogano, libri che infervorano. E libri che cambiano la vita. La soddisfazione maggiore, Nicola, l’ha ottenuta con la donna a lui più cara, la madre. Grazie a Il sapore dell’albicocco è riuscito a convincerla, a 74 anni, a ritrovare la compagnia delle amiche, facendola uscire di casa e rimpossessarsi dell’esistenza. Quasi non ci sperava più, e invece ce l’ha fatta. Ha fatto vincere lei, insieme al folto stuolo di bambine e bambini innamorati delle sue storie e della sua humanitas.

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