E’ di qualche giorno fa l’uscita pubblica del responsabile del Codacons vibonese che ha evidenziato come a Vibo Valentia e frazioni vi è stato un notevole rincaro nelle bollette idriche a fronte di un peggioramento del servizio sia nella fornitura all’utenza che nella qualità dell’acqua erogata. Ma a Nicotera succede di peggio.
<Ricorderete tutti – dice il consigliere comunale di Nicotera e capogruppo di Movi@Vento, Antonio D’Agostino – che, nel 2016, la battaglia per l’acqua pulita fu, insieme a quella contro l’inquinamento marino, il motivo principale della nascita del Movimento 14 luglio, che si distinse per l’ampia partecipazione popolare e per le forti manifestazioni di protesta. Quelle proteste portarono ad alcuni importanti e concreti risultati: dotare di un adeguato impianto di trattamento il campo pozzi Medma, da cui ancora oggi la Sorical continua ad emungere l’acqua che rifornisce i serbatoi di Marina e Preitoni; l’implementazione dei controlli analitici nella rete che iniziarono ad essere effettuati con una frequenza pressoché mensile e resi pubblici nella sezione “Acqua trasparente” del sito dell’Asp vibonese. Da allora la frequenza delle analisi, nel silenzio totale di chi dovrebbe tutelarci, si è progressivamente rarefatta tant’è che l’ultima porta la data dell’1 dicembre 2023 e riguarda appena due punti di prelievo nella rete della Marina a fronte delle decine di punti che venivano prima monitorati nell’intera rete comunale>.
<Ricorderete tutti – dice il consigliere comunale di Nicotera e capogruppo di Movi@Vento, Antonio D’Agostino – che, nel 2016, la battaglia per l’acqua pulita fu, insieme a quella contro l’inquinamento marino, il motivo principale della nascita del Movimento 14 luglio, che si distinse per l’ampia partecipazione popolare e per le forti manifestazioni di protesta. Quelle proteste portarono ad alcuni importanti e concreti risultati: dotare di un adeguato impianto di trattamento il campo pozzi Medma, da cui ancora oggi la Sorical continua ad emungere l’acqua che rifornisce i serbatoi di Marina e Preitoni; l’implementazione dei controlli analitici nella rete che iniziarono ad essere effettuati con una frequenza pressoché mensile e resi pubblici nella sezione “Acqua trasparente” del sito dell’Asp vibonese. Da allora la frequenza delle analisi, nel silenzio totale di chi dovrebbe tutelarci, si è progressivamente rarefatta tant’è che l’ultima porta la data dell’1 dicembre 2023 e riguarda appena due punti di prelievo nella rete della Marina a fronte delle decine di punti che venivano prima monitorati nell’intera rete comunale>.
Acqua pubblica contaminata
A Nicotera <i cittadini, da sempre diffidenti (e non a torto) nei confronti della solerzia degli organi preposti, non bevono l’acqua che sgorga dai rubinetti e cercano di ridurre i rischi per la salute e la spesa economica attingendo acqua a fontane pubbliche che ritengono di ottima qualità. Ma qui arriva l’ulteriore cattiva sorpresa e l’ulteriore indecente condotta dei nostri amministratori. La ditta che a Nicotera esegue i controlli interni in autotutela per conto del nostro comune, a seguito dei prelievi del 29 febbraio 2024, ha riscontrato la contaminazione di quattro fontane pubbliche ricadenti nelle frazioni di Comerconi e di Preitoni. Il sindaco – aggiunge D’Agostino – in data 20 marzo 2024 (dopo 20 giorni !!), ha emesso un’ordinanza (la n. 15 ) con la quale si fa divieto dell’uso umano dell’acqua di quelle fonti. Dopo di che ha ritenuto chiuso il problema e non si è premurato di far conoscere la non potabilità di quell’acqua con mezzi tanto semplici quanto necessari: l’apposizione di un cartello sulle fontane stesse recante il divieto di uso per la contaminazione dell’acqua e/o la loro chiusura. Succede così – osserva il capogruppo di Movi@Vento – che fino alla mattina del 23 marzo 2024, per come ci risulta da testimonianze assunte in loco, i residenti – e probabilmente anche persone di altri comuni – hanno continuato a rifornirsi dell’acqua contaminata. E tale prelievo è stato interrotto dalla denuncia che, nella stessa giornata del 23 marzo, appresa tale ennesima, gravissima omissione, abbiamo dovuto presentare ai Carabinieri della Stazione di Nicotera, agendo noi a tutela della collettività>.