Partita Reggina-Nocerina, tensioni tra tifoserie: sequestrati fumogeni e bombe carta

Secondo la Questura, circa 300 sostenitori della Nocerina hanno tenuto comportamenti provocatori e non collaborativi. L’intervento della Digos ha evitato lo scontro diretto

La Questura di Reggio Calabria ha sequestrato fumogeni e bombe carta durante la partita di calcio tra Reggina e Nocerina, giocata lo scorso 22 ottobre e valida per la Coppa Italia di Serie D. Ne dà notizia la Questura in un comunicato diffuso stamattina. Il sequestro è stato effettuato a carico di ignoti.

Comportamenti provocatori

Comportamenti provocatori

Sono stati trovati, in particolare, numerosi ordigni esplosivi artigianali, fumogeni, un tirapugni in metallo e vari oggetti contundenti, tra cui due bastoni in plastica con anima in ferro. Il materiale era occultato nell’area riservata ai sostenitori della squadra ospite. Tra l’altro, stando alla ricostruzione fornita dagli investigatori, i circa 300 sostenitori della Nocerina al seguito della squadra, molti dei quali appartenenti ai gruppi più estremi della tifoseria organizzata, sin dal loro arrivo a Reggio Calabria avevano manifestato un atteggiamento non collaborativo e provocatorio, con l’intento di creare turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Durante gli spostamenti verso lo stadio Granillo, molti di loro hanno fatto esplodere numerosi petardi e acceso fumogeni lungo le principali arterie urbane. Lo stesso atteggiamento i tifosi lo hanno tenuto all’ingresso del settore ospiti. Secondo quanto riferisce la Questura nella nota, “il dispositivo di ordine pubblico predisposto e la costante attività di mediazione svolta dal personale della Digos hanno impedito il contatto diretto tra le due tifoserie, garantendo il regolare svolgimento della manifestazione sportiva. Contatto che è stato tentato dai tifosi reggini, e in particolare dai gruppi organizzati locali, quando si è diffusa la notizia del comportamento tenuto da quelli campani”. (Ansa)

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