“La nostra comunità si unisce al coro globale per la pace e il rispetto dei diritti umani, in particolare per i civili innocenti, tra cui molti bambini, vittime della crisi israeliano/palestinese”. Con queste parole, l’amministrazione comunale di Serra San Bruno, guidata dal sindaco Alfredo Barillari, ribadisce il proprio impegno per la non violenza e la tutela della dignità umana. Un messaggio che, in questi giorni, è stato reso visibile anche grazie allo striscione “R1pud1a” esposto in paese.
“Esponendo lo striscione – spiega il primo cittadino – ribadiamo la vicinanza al popolo palestinese, condannando fermamente ogni forma di violenza, terrorismo ed estremismo, dissociandoci dalle azioni di Hamas e di ogni organizzazione violenta”.
“Esponendo lo striscione – spiega il primo cittadino – ribadiamo la vicinanza al popolo palestinese, condannando fermamente ogni forma di violenza, terrorismo ed estremismo, dissociandoci dalle azioni di Hamas e di ogni organizzazione violenta”.
L’iniziativa si inserisce nella campagna nazionale “R1PUD1A” lanciata da Emergency, alla quale il Comune ha aderito “richiamando l’articolo 11 della Costituzione italiana: ‘L’Italia ripudia la Guerra’”. Per Barillari, quello di esporre lo striscione è “un impegno per la diffusione di una cultura di pace, dialogo e rispetto reciproco”.
Momento di riflessione
Un impegno che, nelle scorse settimane, si è tradotto anche in un momento di riflessione organizzato insieme a Terre Bruniane, Il Brigante ed Emergency, tenutosi prima della passeggiata silenziosa. In quell’occasione, la poesia di chi vive in Palestina una “situazione disumana” ha ispirato un intenso confronto, alla presenza dei curatori della raccolta Il loro grido è la mia voce e del professor Vito Teti.
“Questi gesti – conclude Barillari – vogliono mantenere alta l’attenzione sulle sofferenze umanitarie e invitare tutte le parti a negoziare una soluzione pacifica e duratura, garantendo sicurezza e dignità ai popoli coinvolti”.