Reggio, acqua “fantasma” negli edifici pubblici: il Comune mai allacciato alla rete idrica

A sollevare il caso è Simone Veronese, docente e sindacalista Uil, che denuncia un possibile furto d’acqua e falso in bilancio. Il danno stimato sfiora i 3 milioni di euro. Partita una denuncia alla Procura, Corte dei Conti e Guardia di Finanza

Il Comune di Reggio Calabria non ha mai sottoscritto contratti di fornitura del servizio idrico per i propri uffici, strutture sportive, tribunali, cimiteri ed altro. Persino il Comando della Polizia locale è senza contratto, e mancano i relativi misuratori.

Il caso è venuto fuori dopo la richiesta di accesso agli atti alla Sorical Spa, società che gestisce il servizio idrico in Calabria, da parte di Simone Antonio Veronese, docente e dirigente sindacale della Uil Scuola di Reggio Calabria, nonché presidente dell’Associazione “Life” per le malattie rare. La vicenda si è trasformata in una denuncia-querela presentata alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, alla Corte dei Conti della Calabria e al comando provinciale della Guardia di Finanza.

Secondo Veronese, il Comune di Reggio Calabria sarebbe perseguibile per il reato di furto di acqua, e non avendo mai messo nel bilancio in uscita il suo costo avrebbe determinato anche un falso in bilancio. “Metri cubi di acqua rubati, mai conteggiati – è scritto nella denuncia – e fatti passare come perdite della rete idrica e spalmati nelle bollette dei cittadini, che pagano, per questo, la tariffa più alta d’Italia”.

Il Comune di Reggio non avrebbe mai ottemperato all’obbligo, entrato in vigore fin dal 1996, di regolarizzare tutte le utenze di scuole, impianti sportivi, cimiteri, uffici e presidi di proprietà comunale. “Non conteggiando da allora le somme necessarie e non iscrivendo le somme a bilancio, il danno si aggira sui 2-3 milioni di euro”, ha sottolineato Simone Veronese confutando quanto affermato dal vice sindaco Paolo Brunetti, “che pur essendo uno dei massimi esperti del settore idrico e tributario non può venire oggi a dirci che non sapeva. Brunetti sapeva di questo problema e il sindaco deve darci una risposta.

C’è una situazione gravissima – ha concluso Veronese – e non vorrei che qualcuno abbia volutamente ritardato l’installazione di questi contatori per scaricare tutto sulle prossime amministrazioni che verranno”. Assieme a Simone Veronese, Benedetto Romeo che si è rifatto alla stessa modulistica di Sorical per l’attivazione di nuove utenze, dove, tra le altre voci, appare chiara la spunta nel caso la richiesta provenga da un Ente pubblico “che deve obbligatoriamente allacciarsi, installare dei misuratori dei contatori di acqua. Solo così, sarà possibile, determinare i consumi pregressi, che dal 2023 non sono prescritti, e quindi, possono essere ancora considerati in bilancio e devono essere pagati”. (ansa)

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