Reggio, Fedez fa dimenticare anche lo scontro per il Ponte

I festeggiamenti mariani scatenano una polemica piuttosto accesa attorno alla figura del noto rapper che dovrebbe esibirsi nei festeggiamenti civili

A Reggio Calabria, sette giorni di festeggiamenti per venerare la Madonna della Consolazione e settantasette giorni di polemiche prima per contestare il programma varato dall’amministrazione comunale e poi, a feste concluse, per metabolizzare la scelta del sindaco Giuseppe Falcomatà di portarlo avanti senza variazioni, nonostante le non taciute remore del parroco don Giovanni Gattuso e della Chiesa reggina.
Il loro è un “no” deciso ad un artista ritenuto tanto bravo quanto provocatorio e divisivo, nonchè portatore di messaggi non consoni all’evento e quasi al limite della blasfemia. Motivazioni poste a base di un dibattito che sta animando le ormai “sciroccose” giornate reggine dividendo i cittadini tra “i Fedez” e “ i senza Fedez”, con buona pace di tutti i temi religiosi e socio-culturali che, in questo periodo, dovrebbero occupare dibattiti, confronti ed omelie, anziché scivolare dietro le quinte.

Le polemiche, in ogni caso, stanno viaggiando con forza anche oltre i confini regionali e a far da cassa di risonanza – pensate un pò – ci sono le maggiori testate televisive e della carta stampata. Addirittura sono in campo anche le principali testate sportive che, probabilmente, occuperanno con le beghe esplose sulla punta dello Stivale, gli spazi lasciati liberi dalle fine delle Paralimpiadi parigine.
Chissà, dall’acceso dibattito reggino, che sta oscurando anche la guerra contro il Ponte sullo stretto, potrebbe, magari, saltar fuori qualche record su chi le spara più grosse o su chi la vince tra “Peppone” e “don Giovanni”.
Il guaio è che i risultati di tanto battagliare sono già scritti. I festeggiamenti mariani rischiano di perdere vigore, il programma civile andrà avanti tranquillo, il Lungomare Falcomatà vivrà le sue ultime serate estive ricche di musica e d’allegria con carovane di spettatori che arriveranno da ogni angolo della Calabria e della vicina Sicilia.
A condividere il peso delle non poche risorse finanziarie necessarie per alimentare il ricco e gratuito programma civile saranno Comune, Città metropolitana e Regione. A pagare, cioè, saranno, come al solito, i cittadini. Almeno si eviti di avvelenare la loro voglia di divertimento con polemiche sterili e, comunque, sempre destinate a lasciare il tempo che trovano. (foto web)

Le polemiche, in ogni caso, stanno viaggiando con forza anche oltre i confini regionali e a far da cassa di risonanza – pensate un pò – ci sono le maggiori testate televisive e della carta stampata. Addirittura sono in campo anche le principali testate sportive che, probabilmente, occuperanno con le beghe esplose sulla punta dello Stivale, gli spazi lasciati liberi dalle fine delle Paralimpiadi parigine.
Chissà, dall’acceso dibattito reggino, che sta oscurando anche la guerra contro il Ponte sullo stretto, potrebbe, magari, saltar fuori qualche record su chi le spara più grosse o su chi la vince tra “Peppone” e “don Giovanni”.
Il guaio è che i risultati di tanto battagliare sono già scritti. I festeggiamenti mariani rischiano di perdere vigore, il programma civile andrà avanti tranquillo, il Lungomare Falcomatà vivrà le sue ultime serate estive ricche di musica e d’allegria con carovane di spettatori che arriveranno da ogni angolo della Calabria e della vicina Sicilia.
A condividere il peso delle non poche risorse finanziarie necessarie per alimentare il ricco e gratuito programma civile saranno Comune, Città metropolitana e Regione. A pagare, cioè, saranno, come al solito, i cittadini. Almeno si eviti di avvelenare la loro voglia di divertimento con polemiche sterili e, comunque, sempre destinate a lasciare il tempo che trovano. (foto web)

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