Romeo rilancia: amo questa città e manterrò il patto con i miei cittadini

Il sindaco, a distanza di pochi giorni dall'ultimo Consiglio comunale, rilancia la sfida e ribadisce che porterà a termine il suo programma

Si sente sotto attacco, per certi aspetti teme (è questa l’impressione che si coglie) che la squadra messa in campo ed i dirigenti che ha confermato in blocco potrebbero non essere in grado di fare miracoli perché questa città per salvarsi ha bisogno di miracoli. Come leggere, come interpretare, altrimenti, se non in questi termini, un post che il sindaco Enzo Romeo poco fa ha pubblicato sulla sua pagina fb a distanza di 24 ore dal consiglio comunale? La voglia di fare e raggiungere tutti gli obiettivi fissati nel suo programma lo portano a reagire in maniera forte. Senza attaccare e senza polemizzare ma gridando forte che qui bisogna fare i miracoli. Il sindaco che è un cattolico nei miracoli ci crede. Lui a questo appuntamento non può e non vuole mancare perché ha fatto “un patto con la città” ed intende rispettarlo, costi quel che costi.
Ed ecco quanto scrive il sindaco sui social:

Un paio di cose…

Un paio di cose…

Già, due cose mi rattristano e mi irritano fino a mortificarmi: che si metta in dubbio la mia lealtà e offendere la mia intelligenza. Il “programma” che ho diffuso nei giorni della campagna elettorale è frutto di una ponderata riflessione, di un lavoro accurato e della mia attenta revisione: costruito all’insegna della concretezza, sono impegnato, giorno dopo giorno, a realizzarlo, punto per punto. Sarà difficile? Non importa: per me si tratta di un “patto leale preso con la città” e non recederò di un passo pur di portarlo a compimento.

Ogni giorno un’emergenza

Questa è la prima difficoltà: amministrare non è chiacchiera da salotto ma risposta alle emergenze quotidiane dalle quali sono incalzato assieme a giunta, consiglieri, dirigenti e funzionari. Il vero problema, fino a oggi, è stato tenere in equilibrio l’esigenza di rispondere concretamente con quella di programmare. Il passato ci assedia e il presente deve convivere con il futuro. Come se, scalando una montagna, fossimo costretti a tornare sempre indietro. Ma adesso abbiamo capito la natura della roccia e sappiamo come salire: vi prometto, carissime e carissimi vibonesi, che arriveremo in cima.

Un Comune da ricostruire

Ci è stata consegnata una macchina comunale impantanata, senza risorse economiche, carente e demotivata. La stiamo ricostruendo, con intelligenza, senso pratico, spirito di collaborazione, impegno, solidarietà, volontà di fare bene. Per ogni assessorato stiamo mettendo assieme una “squadra” coesa e qualificata: il recentissimo riavvio del settore dei servizi sociali ne è l’esempio più lampante.

I lavori pubblici

Abbiamo ereditato oltre ottanta cantieri che funzionavano in modo intermittente e insoddisfacente: li abbiamo riattivati e ottimizzati al meglio. Risolti i problemi senza procurare contenziosi, adesso procedono con un cronoprogramma accurato ed entro la fine dell’anno arriveranno le prime aperture. È ormai evidente come io e tantissimi di Voi, concittadine e concittadini, la pensiamo su alcune opere nel centro storico della nostra bella Vibo: ma questo non ci deve impedire di decidere con buon senso e visione razionale.

I cantieri delle scuole

Un problema notevole: tempi da calibrare con prioritaria attenzione e verifica dello stato di attuazione saranno il nostro maggiore impegno. Anche in questo caso, un’eredità difficile ma sulla quale un controllo puntuale ci permetterà di uscire dall’incertezza.

Acqua potabile

Qui il massimo rigore: prenderemo decisioni importanti, la questione non rimarrà sospesa come è ormai da troppo tempo. E saremo chiari e fermi nel pretendere soluzioni di lungo periodo così come è sancito nel programma presentato ai vibonesi.

L’equilibrio finanziario

Questione enorme: ero al corrente delle difficoltà ma non di una così imponente drammaticità. Eppure, nessuno pensi che questo scoraggerà me o l’azione della mia Giunta: sapremo farvi fronte con rigore da una parte e con metodo manageriale dall’altra. L’obiettivo? Ridurre il debito, incrementare le risorse e costruire modelli innovativi per migliorare tutti i servizi.

Una scelta etica

Nel frattempo, applicando “lealmente” il programma elettorale, ecco una consistente sforbiciata ai compensi di Sindaco, Assessori e Consiglieri. Una scelta etica imprescindibile: -30% per liberare risorse (almeno 200 mila euro all’anno) da destinare a una “città accogliente”. Questo è il mio e il nostro modo di governare Vibo Valentia.

Amo visceralmente questa Città

Nel mezzo di un’estate di pochi mesi fa ho indossato per la prima volta la fascia di Sindaco: non potete immaginare l’emozione e l’orgoglio di essere il primo cittadino di Vibo Valentia. Che desiderio ardente di rivedere la nostra città splendere come una volta: da quel momento s’infiamma dentro di me senza sosta, infondendomi un’energia persino inaspettata. Ce la farò? Sarò capace? Prenderò ogni volta le decisioni migliori per tutti?
Rispondo con un sì convinto e limpido, anzi lo grido a perdifiato, a squarciagola, a pieni polmoni. È così forte l’intensità che sento da non potermi sottrarre neanche un istante ai doveri di Sindaco. C’è chi mi rimprovera di essere poco attento a raccontare quale pessima eredità abbiamo dovuto accettare. Ma io voglio che siano i fatti a parlare per me: il passato, per quanto rimanga un fardello pesante e talvolta opprimente, non deve essere un freno, semmai infondere ancor più audacia.
Idee, impegno e coraggio saranno leve con le quali risollevare Vibo Valentia.
È la promessa del Vostro Sindaco.

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