Ci siamo! E’ il giorno di “Cartellino Rosso”

Prima ammonizione a quanti con i loro comportamenti, e senza rendersene conto, hanno contribuito ad affossare il nostro Sistema Bibliotecario

E’ un giorno speciale. E’ il giorno di Cartellino Rosso,  rubrica a cura di Nicola Lopreiato che potrete seguire su canale Yutube e sul nostro giornale online. Cartellino Rosso, è una metafora che trova spazio nelle partite di calcio (momenti importanti delle cose meno importanti) là dove il giudice di gara interviene per ammonire, espellere, richiamare in maniera forte quanti provano a giocare fuori dalle regole; quanti, con arroganza e prepotenza, vorrebbero far prevalere la propria forza.
E, allora, Cartellino Rosso! Un modo come un altro per riflettere tutti insieme, commentare, trovare il coraggio di denunciare, rialzare la testa. Soffermarsi sugli avvenimenti che, giorno per giorno, passano quasi inosservati sotto i nostri occhi perché la comunicazione invadente e massiccia prova a soffocarli. E’ il posto dove esprimere le vostre opinioni (con civiltà e rispetto) inviando un’email a….

Giusto per cominciare, il primo Cartellino Rosso non può che essere estratto nei confronti di quanti, con i loro comportamenti nel corso del tempo, hanno agito (per certo inconsapevolmente) per affossare il nostro Sistema Bibliotecario Vibonese. Punto di riferimento, faro di luce e di cultura in una città smarrita e sempre sottomessa alle logiche nascoste delle lobby ed a quella falsa borghesia che agisce solo per costruire castelli di potere. Se la struttura, dopo anni di intensa attività, appare condannata a chiudere i battenti, ci saranno, di sicuro, delle  responsabilità.  Facciamole emergere.

Giusto per cominciare, il primo Cartellino Rosso non può che essere estratto nei confronti di quanti, con i loro comportamenti nel corso del tempo, hanno agito (per certo inconsapevolmente) per affossare il nostro Sistema Bibliotecario Vibonese. Punto di riferimento, faro di luce e di cultura in una città smarrita e sempre sottomessa alle logiche nascoste delle lobby ed a quella falsa borghesia che agisce solo per costruire castelli di potere. Se la struttura, dopo anni di intensa attività, appare condannata a chiudere i battenti, ci saranno, di sicuro, delle  responsabilità.  Facciamole emergere.

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