Estate ormai alle spalle e nell’aria cominciano a viaggiare inebrianti odorini di sapori antichi che assaltano l’olfatto e ubriacano il cervello. È tempo delle sagre d’autunno! Nelle piazze, al centro delle feste, campeggiano vino, castagne e funghi, mentre a San Nicola de Legistis, laboriosa frazione di Limbadi, tornano a tormentare le papille gustative le carni del maiale. L’appuntamento è per il 10 ottobre 2025 a partire dalle ore 20. A organizzare l’evento, ormai arrivato alla terza edizione, è l’associazione ‘Alighistos’ i cui membri da sempre sono impegnati a far vivere il loro piccolo borgo, regalando ai residenti e agli ospiti, che arrivano numerosi dai centri limitrofi, sapori mai cancellati dal tempo assieme a tanta musica e tanta allegria.
Storia di San Nicola
Storia di San Nicola
San Nicola ha una sua interessante storia e le sue origini ci proiettano nel XII secolo, quando a dettar legge nelle nostre contrade è Ruggero il Normanno. Nel paese sorgevano quattro chiese e un’abbazia cistercense e tra queste, prima del terremoto del 1783, anche la parrocchiale dedicata al patrono, San Nicola, dalla struttura a tre navate, praticata dal rito bizantino, restaurata nel 2022 e restituita al rito liturgico dopo anni di lavori. La comunità, sempre attiva, è composta da circa duecento abitanti. Tra loro regna un forte senso di appartenenza che conserva ancora oggi questo patrimonio quale memoria e sua vera identità. Vi sono anche delle Associazioni e tra queste figura Alighistos, promotrice di eventi culturali e sociali.
Una sagra che attira
Oltre alle sagre paesane, come la “Sagra dello stocco” e quella “Paesana nta l’aria du massaru Cola”, va ricordata la celebrazione dei bambini, dal 6 dicembre al 6 gennaio, in onore di San Nicola, protettore dei più piccoli. Un mese che viene vissuto tra spensieratezza e divertimento, con spazi importanti all’insegnamento dei diritti dell’infanzia. La “Sagra del maiale” richiama da ogni parte visitatori, che, oltre a godere dei prodotti tipici, musica e buon cibo a base di maiale, possono apprezzare questo piccolo borgo interno calabrese, le sue tradizioni e il suo vivere scandito da feste religiose e popolari con l’obiettivo di rafforzare il legame tra chi resta e chi torna.