Sanità e liste d’attesa, l’Uap si appella al Governo: interventi rapidi

L'Unione delle associazioni della sanità privata chiede ulteriori fondi. Apprezzamento per il contratto di rete fra i laboratori

L’Unione delle Associazioni della Sanità Privata (Uap), a nome delle 27.000 strutture sanitarie italiane, rinnova il suo appello al Governo e al ministero della Salute affinché si intervenga con urgenza per ridurre drasticamente le liste di attesa.

Negli ultimi mesi, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha espresso ripetutamente l’intenzione di affrontare questo problema attraverso vari progetti, che l’Uap auspica vengano rapidamente concretizzati.

Regioni del Sud

Un punto cruciale, sottolineato dalla presidente dell’Uap, Mariastella Giorlandino, riguarda la situazione particolarmente delicata delle regioni del Sud Italia (Calabria in testa) sottoposte al piano di rientro, che, a causa della scarsità di fondi, non possono adeguare i loro tariffari. Questi ultimi prevedono rimborsi inferiori ai reali costi sostenuti per materiali e prestazioni sanitarie, ostacolando così l’erogazione effettiva dei servizi sia nelle strutture pubbliche che private.

L’Uap chiede dunque investimenti mirati e sufficienti nella sanità italiana per garantire che i rimborsi siano adeguati ai costi reali sostenuti, consentendo così di mantenere elevato il livello qualitativo delle prestazioni mediche specialistiche.

I contratti di rete

In quest’ottica, Giorlandino ha espresso un sincero ringraziamento nei confronti del sottosegretario Marcello Gemmato, del dott. Francesco Scivittaro e del capo segreteria, dott. Ruggi D’Aragona, per aver favorito l’introduzione della telemedicina e la stipula di contratti di rete fra i laboratori, consentendo così di raggiungere la soglia delle 200.000 prestazioni annue. Si tratta, secondo Uap, di un passo importante per la valorizzazione della medicina territoriale, fondamentale per garantire una copertura sanitaria capillare ed efficace.

Tariffe da rivedere

Infine, la Presidente Giorlandino auspica fortemente che prima dell’imminente udienza presso il Tar possano essere adottati correttivi al nomenclatore tariffario, che rappresenterebbero un concreto sostegno ai cittadini e permetterebbero di proseguire sulla strada della medicina di precisione e della qualità dei servizi offerti ai pazienti. (Dire – www.dire.it)

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