Lo chiamano un incontro di <raffreddamento> e di <mediazione>, previsto pure della legge. In fondo nel nostro caso altro non è che un modo come un altro per dire “state buoni che qualcosa la facciamo”, in fondo siamo in campagna elettorale. Ma sembra uno dei film già visti. Per anni l’ospedale Jazzolino è stato lasciato nel totale abbandono dalla politica (che della sanità ha sempre fatto ciò che ha voluto), e dai cosiddetti management che si sono alternati alla guida dell’Asp. Dopo aver dichiarato lo stato di agitazione le organizzazioni sindacali ed i vertici dell’Asp si sono ritrovati in Prefettura. Il luogo dove ormai politica e sindacato si rifugiano per “risolvere” le questioni che non sono è in condizioni di affrontare e discutere in maniera definitiva. Presenti il vice prefetto Roberto Micucci, il commissario dell’Asp, Antonio Battistini e tutte le sigle sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Nursing Up, Fials e Nursind gli impegni sono stati assunti anche se le risposte concrete debbono arrivare a cominciare dal Commissario Occhiuto.
In primo piano le aggressioni al personale sanitario del Pronto soccorso, dove medici e infermieri sono spesso vittime di aggressioni fisiche e verbali da parte di pazienti e familiari. <Questa situazione crea un ambiente di lavoro insostenibile e minaccia la sicurezza dei nostri operatori ma anche dei pazienti stessi>.
In primo piano le aggressioni al personale sanitario del Pronto soccorso, dove medici e infermieri sono spesso vittime di aggressioni fisiche e verbali da parte di pazienti e familiari. <Questa situazione crea un ambiente di lavoro insostenibile e minaccia la sicurezza dei nostri operatori ma anche dei pazienti stessi>.
Altro punto dolente messo in evidenza la carenza di personale infermieristico e operatori socio sanitari: <La carenza di personale infermieristico e di operatori socio sanitari è diventata critica. Il sovraccarico lavorativo è evidente, con turni prolungati e una pressione insostenibile sul personale esistente>.
Critiche anche ai vertici dell’Asp: <Il management aziendale non ha dimostrato sufficiente attenzione alle esigenze dei lavoratori. Le richieste di miglioramenti delle condizioni di lavoro e di sicurezza che sono state ignorate o affrontate con superficialità. Noi stessi abbiamo portato sul tavolo delle soluzioni possibili, ma puntualmente sono state ignorate>.
Sicurezza sui luoghi di lavoro: <La mancanza di misure adeguate per garantire la sicurezza dei nostri operatori è inaccettabile. La formazione sulle procedure di sicurezza e la prevenzione degli incidenti devono essere priorità assolute>.
Criticità organizzative e strutturali che affliggono l’Azienda Sanitaria di Vibo Valentia. <Queste problematiche – è stato ancora evidenziato dalle sigle sindacali – stanno gravemente compromettendo il funzionamento dell’ente e la qualità dei servizi erogati>.
Sulla scorta di tutto questo l’azienda ha assunto, come era prevedibile, impegni ben precisi:
<Verranno avviati con massima urgenza i lavori di ammodernamento e riorganizzazione dei percorsi e del triage bifasico. Verranno inseriti i flussisti (addetti alla regolamentazione del flusso in entrata dei pazienti) attraverso un accordo con la Croce Rossa Italiana; Implementazione del personale di vigilanza H 24 con un’ulteriore unità per ogni turno lavorativo; Inserimento di ulteriori 12 unità di personale infermieristico e 12 unità di personale OSS area emergenza (pronto soccorso); interventi strutturali lato obitorio per garantire gli accessi al Nosocomio al personale sanitario e la messa in sicurezza della scala di emergenza dei locali tecnici adiacenti ai parcheggi comunali; trasferimento del posto fisso di Polizia di Stato all’interno del Presidio Ospedaliero; formazione mirata al personale dipendente su percorsi di comunicazione ed empatia con l’utenza; riorganizzazione del sistema di accesso degli utenti per le visite programmate cosi come da orario di prenotazione; riorganizzazione del sistema consulenze nell’area emergenza urgenza presso il Pronto Soccorso>.
L’incontro di raffreddamento si è concluso con esito favorevole e le organizzazioni sindacali si sono riservate di verificare l’applicazione degli impegni assunto dall’Azienda. Al tavolo erano presenti Luciano Contartese e Domenico La Bella per Fp Cgil; Antonio D’Aloi per Cisl Fp; Salvatore Schiavello Nursing Up; Giusepppe Gliozzi Fials e Domenico Pafumi Nursind.