Sanità, Nursing Up dice no alla mobilità d’urgenza: servono nuove assunzioni

Il sindacato denuncia le carenze di personale negli ospedali e diffida l’Asp per il mancato pagamento delle spettanze arretrate

Il sindacato Nursing Up di Vibo Valentia ribadisce la propria posizione netta e contraria alla mobilità d’urgenza imposta dall’Asp per fronteggiare la grave carenza di personale sanitario nei presidi ospedalieri. L’organizzazione sindacale sottolinea come “questo provvedimento rappresenti solo una soluzione temporanea e inadeguata, che non risolve il problema strutturale della carenza di organico ma rischia anzi di aggravarlo”.

Una posizione chiara

Una posizione chiara

Durante l’ultima delegazione sindacale, Nursing Up è stato l’unico sindacato a esprimere forti perplessità riguardo all’adozione di questa misura emergenziale. La sua posizione è chiara sin dall’inizio: servono nuove assunzioni, non soluzioni tampone. Il sindacato ha chiesto all’Asp di esercitare pressioni sulla Regione Calabria affinché venga rivisto il Piano di Fabbisogno, che secondo Nursing Up è gravemente sottostimato. L’obiettivo è ottenere un’autorizzazione urgente per nuove assunzioni, necessarie per garantire il corretto funzionamento dei reparti.

I dati sulla situazione degli ospedali parlano chiaro: il personale sanitario è costretto a turni massacranti, con ripercussioni sulla qualità dell’assistenza ai pazienti. I reparti più in difficoltà sono quelli di Pronto Soccorso e Rianimazione, dove la carenza di personale è particolarmente critica.

Critiche alla gestione del personale

Nursing Up si oppone fermamente allo spostamento forzato di infermieri e oss tra le Unità Operative. Questo, secondo il sindacato, non fa altro che indebolire ulteriormente i reparti già in sofferenza. A peggiorare la situazione, le disposizioni di trasferimento vengono spesso comunicate ai lavoratori senza preavviso, tramite un semplice messaggio WhatsApp.

Nonostante la posizione del sindacato sia stata espressa con chiarezza, alcune organizzazioni sindacali lo hanno accusato di voler “defilarsi dalla chiamata al senso di responsabilità”. Nursing Up respinge queste accuse, che ritiene infondate e strumentali. Il sindacato sottolinea che “il vero problema è la carenza cronica di personale” e che “le soluzioni adottate finora non hanno fatto altro che spostare le criticità da un reparto all’altro”.

Le richieste di Nursing Up

Il sindacato insiste sulla necessità di: estendere la revisione del personale a tutte le categorie sanitarie, non solo agli infermieri; procedere con urgenza all’assunzione di nuovi infermieri e operatori di supporto, iniziando dal reintegro dei 18 professionisti il cui contratto non è stato rinnovato a ottobre; consentire il rientro nelle proprie sedi del personale attualmente in mobilità.

Inoltre, Nursing Up chiede risposte immediate per i lavoratori su temi fondamentali come: la liquidazione della produttività per gli anni 2020-2024; la pubblicazione delle graduatorie e il pagamento delle Progressioni Economiche (DEP) 2024; l’avvio dell’iter per le Progressioni Economiche (DEP) 2025; il riconoscimento dei buoni pasto per i lavoratori turnisti con orari superiori alle sei ore; l’istituzione della banca delle ore.

Un appello alla responsabilità

Nursing Up riconosce le difficoltà della terna commissariale attuale, “che ha ereditato una situazione complessa”, ma sottolinea che è arrivato il momento di dare risposte concrete. “Spogliare un altare per vestirne un altro non è la soluzione: la crisi della sanità calabrese non può essere affrontata con misure di emergenza, ma con interventi strutturali e nuove assunzioni”.

Il sindacato continua la sua battaglia a tutela dei professionisti della salute e dei cittadini, chiedendo serietà e responsabilità nella gestione del sistema sanitario pubblico.

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