A un giorno dalla manifestazione regionale per la sanità pubblica in programma domani a Catanzaro, arriva lo sfogo di Rocco La Rizza, presidente del Comitato San Bruno, che denuncia una partecipazione al di sotto delle aspettative da parte del territorio delle Serre vibonesi.
“Dal nostro comprensorio – scrive La Rizza in un post – partiranno meno di 200 persone. Una cifra che fa male, considerando gli sforzi compiuti in queste settimane: gli inviti, gli appelli, la pubblicità alla radio, le prese di posizione del Comitato, dei gruppi, delle associazioni e di tutti i sindaci della zona”.
Una delusione profonda, che si traduce in parole dure rivolte a quella parte di cittadini che, secondo il presidente del comitato, hanno scelto l’indifferenza: “Non vi lamentate se quando andrete in ospedale non troverete il servizio, o sarete costretti ad andare fuori. Se sarete fortunati troverete un’ambulanza disponibile, e forse riuscirete ad arrivare in tempo in un grande ospedale”.
Il messaggio è chiaro: senza una mobilitazione collettiva, anche i diritti fondamentali rischiano di scomparire. “Alzare il sedere dal divano per difendere un diritto fondamentale per la vita no, ma appena qualcuno sta male si corre al Pronto soccorso”, scrive ancora La Rizza. “Ci si abitua a tutto: all’acqua nei bidoni, al pagamento delle cure nelle cliniche private. Ma quando tutto sarà privato, anche chi oggi ignora il problema sarà privato di tutto”.
Il presidente del comitato ricorda infine che è stata proprio la protesta a mantenere in vita quel che resta dell’ospedale di Serra San Bruno: “Senza la mobilitazione – conclude – il San Bruno non esisterebbe più da tempo”.
La manifestazione di domani a Catanzaro è stata convocata da una rete di comitati e associazioni calabresi per chiedere risposte urgenti sulla situazione della sanità pubblica. La presenza di delegazioni provenienti da tutta la regione è attesa in piazza Prefettura, con l’obiettivo di riportare al centro del dibattito politico il diritto alla salute sancito dalla Costituzione.